|
Stefano Di Battista |
Capri - “Jazz Inn Capri” anche quest'anno si è confermato come uno degli eventi artistici e culturali più importanti del cartellone che l'isola azzurra propone ai suoi ospiti. La rassegna jazzistica nel chiostrino della Certosa di San Giacomo sin dalle prime giornate ha visto esibirsi sul palco i più grandi nomi di questo raffinato genere musicale, dal grande trombettista italiano, considerato tra i più importanti al mondo Flavio Boltro alla voce nera della cantante statunitense Deborah Carter, dal re del sassofono Stefano Di Battista accompagnato dal Dea Trio sino alla serata finale, che è stato il clou dell'evento, con un omaggio ai più grandi pianisti del Novecento che ha visto suonare una delle star nel mondo della musica jazz, il pianista newyorkese Emmet Cohen. Finalista del prestigiosissimo premio “Thelonious Monk International Jazz Competition” e dell’“American Pianists Associations”, Cohen nonostante la sua giovane età, è considerato uno dei pianisti più interessanti degli ultimi anni del panorama mondiale dalla critica musicale. Cohen nel concerto caprese dal titolo “Handful of Keys”, accompagnato dal contrabbasso di Giuseppe Venezia e da Elio Coppola alla batteria ha aperto la serata con un omaggio a Peppino di Capri che seduto nel parterre degli ospiti, ha ricevuto l'inaspettato tributo. Un arrangiamento in chiave jazz di “Nun è peccat”, uno dei motivi più famosi di Peppino di Capri, una delle icone più famose della canzone italiana, che è stato inserito all'interno dell'album del gruppo dal titolo “Infinity”.
Un coro di applausi nel gran finale della soireè mentre Peppino riceveva dalle mani di Cohen in anteprima il disco presentato a Capri. Il cantautore caprese ha espresso notevole apprezzamento per la bravura e la professionalità a Emmet Cohen, a tutti i musicisti che hanno partecipato alla rassegna ed agl organizzatori dell'evento. E nel day after del festival jazz, prima di lasciare Capri, ha voluto far ammirare al pianista, l'isola dall'alto della sua villa al Castiglione e suonare a quattro mani sul suo piano privato, alcuni pezzi forti del trio, e poi un arrivederci a Cohen per la sua tourneè che continua a Detroit, con appuntamento alla prossima stagione e alla settima edizione di “Jazz Inn Capri”. E chissà che sull'isola azzurra non si sia concretizzata una futura intesa musicale tra l'artista americano e il cantautore italiano tra i più amati a livello internazionale.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.