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martedì 20 settembre 2016

Monsignor Angelo Castellano 25 anni e … non sentirli

Vico Equense - Con la solenne concelebrazione presieduta da Mons. Francesco Alfano e assistito dall’Arcivescovo emerito Mons. Dini e da numerosi sacerdoti della diocesi sorrentino/stabiese, la comunità di San Marco Evangelista, ha celebrato i 25 anni di sacerdozio di Mons. Angelo Castellano. E’ stata una cerimonia solenne, con due Arcivescovi dove la comunità parrocchiali di Meta, Sant’Agnello, Marina Grande e Seiano si sono strette intorno al ministro di Dio Angelo Castellano in unico abbraccio, unitamente al primo cittadino di Vico Equense Andrea Buonocore, ai rappresentanti della Giunta Municipale il comandante della Polizia Municipale Aequana con la loro presenza hanno testimoniato un gesto forte della vicinanza a Mons. Castellano ed all’intera frazione di Seiano. Un don Angelo Castellano commosso dall’enorme partecipazione di fedeli a questo suo “Te Deum” di ringraziamento a Dio per questi suoi 25 anni trascorsi al servizio del Signore onnipotente e del prossimo. Sono anni trascorsi fra le mareggiate e la luna che brillava nel cielo per camminare insieme al Signore, fra Sant’Agnello, Sorrento ed ora Seiano. Al suo arrivo nella comunità di Seiano, Don Angelo ha subito detto che non veniva a fare il custode del museo ma vengo per rianimare la mia e la vostra fede. Io sono un alunno come voi al servizio del Maestro e forse un alunno anche ripetente io non ho nulla da insegnarvi in questa scuola del Vangelo al servizio di Dio ed ora i ragazzi i bambini, gli anziani, le famiglie sono il mio canto la messe a cui Gesù mi ha mandato.
 
Dopo queste parole di ringraziamento, è stata benedetta anche la nuova campana che è stata acquistata proprio per ricordare l’Anno Santo della Misericordia ed appunto definita Campana della Misericordia. Al termine della celebrazione della messa, Mons. Dini ha voluto dire che ha conosciuto Don Angelo ai tempi del Seminario con rapporti in tempi un po’ lunghi, poi aggiunto che Don Angelo è simile ad una Cometa che appaiono e scompaiono per lunghi periodi però quando si ritrovano sembra sempre la prima volta. A conclusione dopo il taglio della torta e lo sparo dei fuochi pirotecnici Mons. Castellano si è detto onorato di tanto affetto in quanto non è abituato a ricevere un attestato così ricco di umanità. La sua missione di parroco viene vista come un camminare accanto non come un padre ma come un fratello con un continuo camminare accanto alle persone un amico di cui ci si possa fidare e che in ogni circostanza della vita possa aiutare a ritrovare la gioia di vivere. (Fonte: Cri.ro da Il Gazzettino Sorrentino)

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