Capri - L'associazione culturale Ápeiron vi invita alla presentazione del libro: “I Giardini dell’attesa”, a cura di Peter Zeller, questo Sabato 17 Settembre alle ore 18.00 a Villa Lysis. Come afferma lo scrittore: “Che siano luoghi della memoria, ricostruzioni dell'immaginazione o realtà ancora in qualche modo presenti e percorribili, i "giardini dell'attesa", rappresentano degli snodi decisivi nelle vite dei singoli o di intere civiltà. Teatri di un volontario esilio, come per Darwin e Freud, o spettacolari scenografie di una vita inimitabile come per la Villa Lysis di Fersen o per S. Michele che fu ad Anacapri il buen retiro di Axel Munthe, o ancora, mitiche rievocazioni di vegetazioni sospese sul bordo di eventi epocali come per i giardini di Montezuma o per quelli di Pompei ed Ercolano, ci parlano di qualcosa che trascende la suggestione degli ambienti e che si colloca al confine fra la vita e la morte, nel cuore stesso del senso delle cose. L'attesa è allora come un sottile presentimento che attraversa queste creazioni umane ed è anche a volte stoica accettazione o remota speranza che si consuma in quel ritorno alle origini e ad una madre che ogni giardino vuole segretamente simboleggiare.” Ad introdurre l'autore Peter Zeller e il suo libro, sarà lo scrittore, giornalista, specialista in Scienze della religione, Leo Listingi che leggerà dei passi tratti dai "Giardini dell'attesa". Il tutto sarà allietato dalle note del violino della giovane e talentuosa Anna di Tommaso.
Peter Zeller:
Per molti anni professore di storia e filosofia nei licei,poi ricercatore universitario di Storia della scienza e delle tecniche presso il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli studi di Foggia. Oggi insegna presso la stessa facoltà di Psicologia del lavoro. E’ iscritto all’Albo “pubblicisti” dell’Ordine nazionale dei giornalisti dal 1973 ed ha collaborato con numerosi periodici affrontando tematiche ecologiche, scientifiche e paesaggistiche. Fra le sue monografie dedicate a questi temi: Educazione e Psicoanalisi,Immagine del mondo e ricerca educativa, Immagini della natura, Trasmigrazioni, Romanes
Dalla fine degli anni '80, l'autore dei "Giardini dell'attesa" ha svolto attività di paesaggista come consulente per svariati progetti di verde privato, alberghiero e pubblico ed è socio dell’Associazione italiana di architettura del paesaggio (AIAPP) dal 2009. Come autore di narrativa, ha pubblicato il volume "I mandarini sotto la neve", classificatosi al terzo posto del concorso nazionale "Premio Giovane Holden" nel 2014 ed "I giardini dell'attesa" attualmente finalista per l'edizione 2016 dello stesso premio.
Leo Lestingi:
Scrittore, giornalista, specialista in Scienze della religione, si è formato nelle Università di Bari, Lecce, Urbino, Messina e Hannover, ed è autore di vari saggi e articoli all’incrocio fra filosofia, storia e fenomenologia della religione. Già docente presso l’Università di Foggia, attualmente insegna in un liceo e presso la Facoltà Teologica Pugliese. E' stato fra i protagonisti dell’ultima stagione del Centro Universitario Teatrale dell’Ateneo di Bari, dal 1982 al 1995, del quale è stato anche Direttore artistico. Ha ricoperto ruoli di primo piano in numerosi spettacoli, anche come regista, presentati anche nel corso di festival nazionali e internazionali, e ha al suo attivo la realizzazione di molti laboratori teatrali di formazione, dove ha insegnato dizione ed espressione scenica. Negli ultimi anni ha interpretato con successo e per una lunga serie di repliche lo spettacolo Variazioni enigmatiche di Eric Emmanuel Schmitt, con Alberto Rubini, ed è stato fra i protagonisti delle stagioni del Teatro “E. Duse” di Bari, dove ha presentato alcuni suoi spettacoli, fra i quali Some kind of love story di Arthur Miller e Mathilde di Véronique Olmi. Fra i suoi testi, Dal sacro al sacrificio. Note su religione e violenza, L'intelligenza e la fede. Cronache e commenti del fatto religioso, La tenerezza di Dio. L'ultima intervista sulla vita e sulla fede (intervista a Sergio Quinzio).
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.