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giovedì 3 novembre 2016
Antonio Asturi nasceva oggi nel 1904
Vico Equense - Cade oggi l'anniversario della nascita di Antonio Asturi (Vico Equense, 3 novembre 1904 – Vico Equense, 3 gennaio 1986). Pittore autodidatta, s’è dedicato all’arte fin dalla prima infanzia, fu impegnato in numerosissime mostre, esponendo soprattutto a Roma, Milano, Trento e Napoli. Le serie difficoltà della famiglia non gli hanno mai consentito di frequentare scuole superiori, ma ha coltivato la sua passione per la pittura con ogni mezzo, utilizzando qualsiasi materiale per rappresentare quello che colpiva la sua vista. É stato il conte Girolamo Giusso, passeggiando per le stradine di Vico Equense, a notarlo mentre ritraeva con molta bravura gli scorci di paesaggio e a fornirgli la sua prima scatola di colori, aiutandolo nelle sue necessità. La Città di Vico Equense, per celebrare l’artista morto trent’anni fa, lo scorso 20 maggio, ha inaugurato il MAAAM (Museo Aperto Antonio Asturi) all’ultimo piano della nuova Casa Comunale, dove sono collocate circa 40 opere dell'artista donate dagli eredi dello stesso. Il MAAAM è curato dallo storico dell'arte Nicola Barbatelli, lo studioso che ha anche disciplinato il primo catalogo ragionato a trent'anni dalla morte dell’artista. Barbatelli, direttore del “Museo delle Antiche Genti di Lucania”, scopritore dell'autoritratto lucano attribuito a Leonardo Da Vinci, è il curatore istituzionale della collezione Asturi con il compito principale di indicare al Comune le linee per qualificare adeguatamente lo spazio all'interno del quale è ospitata la collezione, contemperando le esigenze museali e le funzioni amministrative, e disciplinando in primis l'obbligo di far adeguatamente partecipare il pubblico. Gli elementi di studio che possano incrementare la conoscenza dell’opera del maestro Asturi. La giusta gestione della collezione, indicando le adeguate strategie, esprimendo pareri sulle modifiche e agli implementi dell’ esposizione. “Sono davvero contento – spiega l’ex Sindaco Benedetto Migliaccio - dei successi di Nicola Barbatelli, sia dei suoi prestigiosi incarichi sia del documentario che ne racconta la straordinaria e prestigiosa scoperta, tradotto in nove lingue e mandato in mondovisione. Sono sempre più convinto che la nostra città di Vico Equense si sia enormemente arricchita quando lo chiamai a rappresentare la parte scientifica dell' erigendo Museo Asturi.”
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