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venerdì 4 novembre 2016

L’ambientalismo del No

Vico Equense - Ogni volta che si parla di parcheggi, interrati o a raso, apriti cielo. L’ambientalismo del No, in gran parte grillizzato nelle espressioni e negli atteggiamenti e che si oppone a priori, spesso trascurando l’attenta analisi dei fatti e delle circostanze, scende in campo. Il refrain è sempre lo stesso, subito si grida allo scempio ambientale, all’aggressione del territorio. Il riferimento questa volta è al parcheggio a raso di via Casciaro nella frazione di Seiano, di cui al momento nemmeno si è informati di cosa prevede il progetto (almeno io non lo conosco), approvato dalla commissione locale per il paesaggio, quindi, ritenuto pienamente compatibile. La comunità di Seiano in passato ha espresso in una petizione le proprie perplessità su un progetto che prevedeva lo sradicamento e delocalizzazione di 7 alberi di ulivo, lo sbancamento e il compianamento di una parte del terreno, la realizzazione di nuovi dislivelli contenuti da una “palificata viva a parete doppia”, la posa in opera di un impianto di tubazione drenante, di un disoleatore e di una cisterna, l’apposizione di un manto in polietilene sull’intera superficie del parcheggio, la realizzazione di un prato armato carrabile in marmette cementizie e la recinzione dell’intera area con una staccionata in pali di castagno. In questo caso la Commissione per il paesaggio, nel giugno 2014, disse di No e fermò il progetto. Oggi, senza neanche sapere cosa prevede questa nuova idea progettuale, e le motivazione che ha spinto i tecnici all'approvazione in Commissione, già si parla di massacro del territorio.

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