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Vico Equense |
Vico Equense - Domani ricorre il 36° anniversario del sisma del 23 Novembre 1980. Chi c'era, quel giorno ricorderà per sempre l'ora del terremoto, le 19:34. E cosa faceva in quel momento. A quei tempi i canali tv si contavano sulle dita delle mani e a quell'ora la Rai trasmetteva un tempo di una delle partite della serie A giocate nel pomeriggio. Chi ne aveva approfittato per una gita fuori porta non poté non notare l'anomalia di una giornata calda, troppo calda per quella stagione. La terra tremò in Campania e Basilicata, con epicentro in Irpinia, per circa 90 interminabili secondi. Dopo quei 90 secondi d’inferno, niente fu più come prima. 2570 morti, 9mila feriti, 300mila senza tetto. Nella nostra Città non ci furono decessi, ma subì danni di notevoli proporzioni. 1006 persone rimasero senza una casa. Edifici non recuperabili, crollati o parzialmente distrutti: 25. 530 persone furono ricoverate in albergo. Strutture alberghiere requisite: 11. Famiglie in appartamenti requisiti: 125. Edifici scolastici lesionati e dichiarati inagibili: 3. L’Ospedale “De Luca e Rossano” distrutto. Demolita anche la casa di riposo per anziani “Luigi De Feo”. Gravissimi danni per l’Istituto Santissima Trinità e Paradiso. Una situazione catastrofica che non riuscì a piegare la volontà e la capacità di lottare della gente.
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