“Basta non ci si comporta così. Usciamo anche dall’appalto Nu”

Giuseppe Tito e Andrea Buonocore

Sfogo della fascia tricolore di Vico Equense per la delibera. “Sarebbe bastata una telefonata. Non mi fido più di nessuno” 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - “E’ molto grave ciò che è avvenuto. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, di assumere i provvedimenti che ritiene adeguati. Ma qui è venuto meno il rispetto umano. Non ci si comporta così”. Andrea Buonocore non ha peli sulla lingua. Spara a zero sul Sindaco di Meta Giuseppe Tito sulla questione del segretario comunale Luigi Salvato ed è pronto a rompere qualsiasi discussione con l’amministrazione di Meta. “Mi pare evidente – dichiara senza giri di parole il primo cittadino di Vico Equense – che non c’è stata alcuna forma di educazione istituzionale, politica e umana nei miei confronti. Non mi fido più di un amministratore che agisce in questa maniera. Mi spiace molto ciò che è avvenuto, sin dal primo giorno del mio mandato ho testimoniato a tutti, compreso Tito, la mia volontà a essere disponibile e trasparente. Ma così non si va da nessuna parte. Pensiamo a tanti progetti condivisi, dal mare alle opere pubbliche, poi avvengono situazioni del genere. Davvero vengono meno i requisiti base per avere un rapporto fiduciario tra amministratori dello stesso territorio”. Buonocore che provvedimenti ha intenzione di assumere? “Sto valutando la possibilità di interrompere le collaborazioni per alcuni servizi che abbiamo in corso con il Comune di Meta – dichiara il sindaco di Vico Equense -. Non voglio entrare nel merito delle ragioni che hanno indotto Tito a scegliere di non proseguire il rapporto fiduciario con il segretario Salvato. Ma avrei gradito almeno una telefonata. Sarebbe bastato dirmi che aveva assunto questa scelta e io a quel punto avrei alzato le mani. Purtroppo qualcuno crede che essendo l’ultimo arrivato posso subire tutto. No, non va bene così. Il sindaco Tito, che dice di essere il rappresentante del Pd in penisola, dovrebbe comportarsi diversamente”.