Benedetto Migliaccio |
Le polemiche consiliari hanno indotto ad approfondimenti e la soluzione adottata è stata del tutto differente: a) Nessuna Convenzione, ma Ordine autoritativo di ricostruzione fedele dell’ edificio illecitamente demolito b) applicazione della sanzione amministrativa massima di € 5.200,00 circa (ridicola) c) applicazione del contributo di costruzione (circa € 80.000,00)! Orbene, GEMAR non vuole pagare il contributo di costruzione di circa € 80.000,00 trattandosi di opera a standard urbanistico, ed astrattamente avrebbe anche ragione. Il vero problema è che l’esenzione è prevista – secondo il Comune – solo per le opere legittime e non per quelle che vengono imposte con ordine di ripristino dello stato dei luoghi abusivamente manomesso. In altre parole, se il privato esegue regolarmente i lavori, non deve pagare; se gli viene ordinato a titolo di sanzione per aver demolito abusivamente ciò che non si poteva, non ha diritto all’ agevolazione. La questione GEMAR è solo questa, non vogliono pagare il contributo per la ricostruzione, ma hanno eseguito abusivamente la demolizione del vecchio cinema (per costruire il raddoppio dei box interrati), in contrasto con il PRG! Non credo però che la questione possa incidere sulla ricostruzione, atteso che trattasi di Ordine con termine fisso sotto comminatoria delle conseguenze di legge! Penso che i termini imposti dall’Ordine che conosco siano stati ampiamente sforati! Non so se la nuova Amministrazione ha modificato qualcosa, ma di certo nel computo del termine finale per ottemperare all’Ordine di ricostruzione si deve tener conto anche del tempo perso inutilmente da GEMAR con la pantomima impiantata presso il Genio Civile, scoperta dal Comune, per l’incompletezza colpevole della pratica presentata dalla GEMAR. La conseguente colpa della stessa per la mancata approvazione ed il ritardo nell’ inizio dei lavori di ricostruzione determina che di tale impedimento colpevole non dovrebbe darsi conto; almeno così ricordo!”
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