Openpolis rivela la scarsa produttività di molti deputati e senatori campani
Fonte: Angelo Agrippa da Il Corriere del Mezzogiorno
Il fine anno è tempo di rendiconti, classifiche sulla vivibilità delle città e ora anche di tirare le somme sull'indice di produttività dei parlamentari nazionali. A stendere la speciale graduatoria ci pensa Openpolis, l'associazione che fa parte di un network internazionale e che lavora con gli open data, promuove progetti open source e punta all'open government. Nell'indice di produttività la stragrande maggioranza degli eletti ottiene un punteggio basso, raggiungibile anche solo con le presenze. Appena il 5% riesce ad avere un'influenza sui lavori dell'aula. Tra i parlamentari campani, a cominciare dalla Camera, è il deputato di Fratelli d'Italia Edmondo Cirielli a piazzarsi al primo posto, ottenendo un indice di 482,62, risultando al ventunesimo posto in classifica nazionale. Seguito al secondo posto, tra i deputati campani, da Antonio Scotto, capogruppo di Sinistra italiana-Sel, che registra un indice di 432,07 e un piazzamento al trentatreesimo posto a livello nazionale. Terzo è Paolo Russo, di Forza Italia, con un indice di 373,91 e una posizione in classifica generale attestata al numero 48. Dietro, Angelo Rughetti del Pd al cinquantesimo; il socialista Marco Di Lello al 7imo; Luigi Gallo, dei 5 stelle, all'81mo; e Gennaro Migliore, del Pd, settimo a livello regionale, ma attestato alla posizione 104 nella graduatoria nazionale. All'ottavo posto, tra i campani, figura Enzo Amendola, del Pd, alla posizione numero 105; al nono, il vicepresidente della Camera e leader dei pentastellati Luigi Di Maio, al 142mo piazzamento a livello nazionale.
In coda, al sessantunesimo posto, figura l'ex ministro irpino eletto con Forza Italia Gianfranco Rotondi che racimola un indice di produttività di appena il 21,95 e si piazza al posto numero 619 tra tutti i suoi colleghi della Camera. Lo precede il salernitano Antonio Cuomo, del Pd, con il 22,91 di produttività e 68imo nella classifica larga. Terz'ultimo figura Giovanni Palladino, di Scelta civica, con il 23,65 e 67imo m graduatoria nazionale. Al Senato, il primo tra gli eletti in Campania, con un indice di produttività di 663,24 e quinto assoluto nella classifica nazionale, è Luigi Compagna, eletto con il Pdl, e oggi nel gruppo misto. Lo segue l'ex coordinatore regionale del Pdl, Nitto Palma, con un indice di 561,99 e settimo tra i suoi colleghi di palazzo Madama. Terzo, tra gli eletti nella regione, è il senatore della sinistra Peppe De Cristofaro, con una produttività del 393,77 e ventincinquesimo a livello generale. Quinta la pentastellata Vilma Moronese, 271,71 di indice di produttività e al numero 59 nella speciale classifica nazionale. Sesta e settima posizione ancora per due esponenti dei 5 stelle: Paola Nugnes (234,06) piazzatasi alla posizione 75 a livello generale e Andrea Cioffi (214,49) e 86mo tra tutti i suoi colleghi al Senato. Ottavo risulta essere il senatore Lucio Romano, eletto con Scelta civica, con un indice di produttività di 174,91 e alla posizione 121 nella graduatoria generale. Nono è Pasquale Sollo, del Pd, e decimo Ciro Falanga, dei verdiniani. In coda, tra coloro che dalla Campania siedono tra i banchi di palazzo Madama, figurano l'ex sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, con un indice di produttività di appena il 22,5 e in fondo alla classifica nazionale (307). Preceduto da Riccardo Villari, di Gai, 25,92 di produttività e 304 in classifica nazionale. Pietro Langella, ventisettesimo tra i senatori campani ma al 2961110 posto nella graduatoria generale e con un indice di produttività di 34,46. A livello nazionale spetta a Forza Italia la maglia nera dei gruppi con più mèmbri sotto la media di produttività a Montecitorio, mentre alla Lega Nord spetta lo scettro dei parlamentari più produttivi. Ma a livello campano le valutazioni sull'attivismo dei parlamentari sono equamente distribuite tra destra e sinistra, con i 5 stelle che mostrano mediamente una discreta performance.
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