Segretario ed ex consigliere indagati per il giallo della firma. Gli esponenti della civica Buonocore: «Salvato e Savarese esempi di onestà»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - «Sono due persone oneste, presto dimostreranno la propria estraneità alla vicenda». La maggioranza fa quadrato e difende a spada tratta il segretario comunale Luigi Salvato e l'ex consigliere comunale Luigi Savarese. Entrambi sono indagati per falso nell'ambito dell'inchiesta sulle elezioni comunali di Vico Equense. Secondo la Procura di Torre Annunziata. Salvato rilasciò un certificato in cui veniva attestato il deposito di tutti i documenti della lista di maggioranza VICOinvolgiAMO. Ma - è questa l'accusa - il candidato sindaco (poi eletto al ballottaggio) Andrea Buonocore non firmò l'accettazione della candidatura che fu ugualmente autenticata da Savarese. A Vico Equense, manco a dirlo, c'è grande tensione. Ma così come ha già fatto lo stesso Buonocore, oggi anche i consiglieri comunali di maggioranza blindano Salvato e Savarese rivendicando la regolarità delle Comunali 2016. Si tratta di una scelta presa a mente fredda alla luce anche dell'attacco ricevuto da Maurizio Cinque: il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio per 32 voti ha chiesto le dimissioni di Buonocore per via delle ombre sulle Comunali.
Il documento di vicinanza agli indagati è duro: «La maggioranza consiliare e il movimento politico VICOinvolgiAMO - si legge nella nota - esprimono solidarietà e sostegno totale all'amico Luigi Savarese e al segretario comunale per la vicenda relativa alla presentazione delle liste elettorali per le consultazioni comunali di Maggio e Giugno 2016, ormai da troppi mesi diventata un tormentone mediatico. Esprimiamo con forza il nostro sostegno all'ex consigliere Savarese, membro e fondatore del movimento politico VICOinvolgiAMO, noto per la sua onestà sia intellettuale che personale, memori che in special modo durante il suo mandato consiliare lo stesso ha sempre anteposto a tutto, il rispetto per le istituzioni. Siamo certi, confidando nella magistratura, che questa vicenda presto sarà chiusa ribadendo un concetto chiaro e preciso: la genuinità delle elezioni ed il suo esito, come confermato da altri organi giurisdizionali». Nel frattempo, però, rimane aperta una seconda inchiesta, molto più ampia rispetto a quella che vede coinvolti Salvato e Savarese. E' quella che vede i carabinieri passare al setaccio documenti e certificati delle liste escluse e delle candidature. Nel mirino anche i voti domiciliari, passati da 31 a 85 tra primo e secondo turno del voto.
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