Napoli - Domani e dopodomani edizione speciale dei mercati di Campagna Amica a Napoli. In occasione del Natale gli stand gialli degli agricoltori di Coldiretti saranno presenti in via Partenope dalle 16 alle 22. Oltre venti aziende provenienti da tutta la Campania porteranno in vendita diretta le eccellenze agroalimentari regionali. L’occasione sarà utile per lanciare la campagna informativa “La prova dell’olio”, in collaborazione con Aprol Campania. Esperti e dirigenti dell’associazione dei produttori trasferiranno ai cittadini informazioni utili su come leggere correttamente le etichette dell’olio. I consumatori – spiega Coldiretti – vengono spesso tratti inganno da rappresentazioni non veritiere, pertanto è utile imparare a distinguere il vero olio extravergine dalle imitazioni diffidando dai prezzi troppo bassi.
Un olio extravergine fatto al 100% con olive italiane e campane - Aprol Campania - non può costare meno di 6/8 euro al litro. In commercio si trovano miscele di oli, blend, realizzate con prodotti comunitari ed extracomunitari, in gran parte provenienti da Spagna, Marocco e Israele. Il rischio è che venga spacciato per extravergine italiano un olio che non ne ha né le caratteristiche organolettiche né qualitative. Le miscele in molti casi sono fatte con 50% di olio importato, 40% di olio rettificato e il 10% di olio da olive italiane e campane.
L’olio rettificato si ottiene attraverso un processo chimico. Prima viene privato di ogni odore e sapore, poi portato all’acidità di 0,8 Ph. Il colore verde viene ottenuto tramite l’aggiunta di clorofilla, così come odore e sentori di amaro e piccante vengono ottenuti in laboratorio. Il nostro olio extravergine è impossibile da imitare. L’Italia è l’unica nazione al mondo con più di 15.000 genotipi e varietà diverse. La Spagna ad esempio ne ha soltanto cinque. Ecco perché il consumatore deve essere attento a quello che compra, sapendo che un extravergine italiano è fatto solo con olive raccolte e molite qui.
Dal 13 dicembre – rende noto Coldiretti - è scattato l’obbligo della dichiarazione nutrizionale sull'etichetta degli alimenti, che si applica a tutti i prodotti confezionati che devono ora indicare anche le informazioni relative a valore energetico, quantità di grassi (di cui gli acidi grassi saturi), i carboidrati (di cui gli zuccheri), le proteine e il sale, espressi per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto, e facoltativamente anche per porzione. Le norme previste dal Regolamento (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori consente anche di indicare su base volontaria altri elementi, quali gli acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre e i sali minerali o vitamine se contenuti in quantità significative.
Si tratta di un passo importante per la trasparenza dell'informazione sulle caratteristiche dei prodotti che si acquistano sulla base di parametri oggettivi in una situazione in cui - sottolinea la Coldiretti - troppo spesso vengono esaltate impropriamente specifiche proprietà. In questo modo potranno essere fatte valutazioni oggettive e comparazioni tra i diversi prodotti presenti sugli scaffali in una situazione in cui è giustamente aumentata la sensibilità dei cittadini sulle scelte alimentari. E’ sicuramente cresciuta infatti l’attenzione degli italiani per l’impatto che il cibo esercita sulla propria salute - prosegue la Coldiretti - così come è evidente la diffusa consapevolezza che lo stile di vita, e in particolare lo stile alimentare a tavola, gioca un ruolo decisivo nell’insorgenza di talune patologie.
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