La maggioranza (silenziosa) vorrebbe le dimissioni. Pannullo contro tutti: «Non caccerò il direttore artistico»
Fonte: Daniele Di Martino da Metropolis
Castellammare di Stabia - «Vado contro tutto e tutti. Io Alfredo Varone non lo caccio». Toni Pannullo lo ripete ai suoi consiglieri comunali. Nessuna richiesta ufficiale della maggioranza, ne sulla stampa, ma la realtà dei fatti e che tutti o quasi preferirebbero le dimissioni del direttore artistico. La maglia rubata a Maradona e la denuncia beccata da Varone ha scosso la politica stabiese, forse più della condanna di Massimiliano De Iulio. Un caso mediatico che ha fatto il giro del Paese e Castellammare che diventa epicentro del presunto furto della maglietta di Maradona di Messico '86, che secondo la polizia (che ha provveduto a denunciarlo per furto aggravato) avrebbe sottratto Alfredo Varone durante una cena tra pochi intimi all'Hotel Vesuvio, dopo lo show al San Carlo del Pibe de Oro. Varone era lì in virtù del rapporto lavorativo e di amicizia che ha con Alessandro Siani, per cui cura gli aspetti contrattuali e assiste diversi comici di Made in Sud. Anche per questo la scelta era ricaduta su Varone, tra l'altro sempre vicino (politicamente) al centrodestra.
La sua nomina (gratuita) l'aveva sponsorizzata Francesco Iovino, facendo cambiare idea a Toni Pannullo, inizialmente orientato sulla nomina di Fiorenza Calogero. Ora è proprio il sindaco a difendere l'avvocato-manager a spada tratta, «contro tutto e tutti». Sì, perché in tanti nella maggioranza non hanno fatto mistero - nel corso di alcuni colloqui informali - di preferire le dimissioni o comunque la revoca dell'incarico di Varone. E lo stesso direttore artistico non ha preso in considerazione tale eventualità, perché convinto di poter dimostrare la propria estraneità nei fatti contestati dalla polizia. L'imbarazzo lambisce anche l'opposizione di centrodestra. I fedelissimi di Gaetano Cimmino si ritroveranno in difficoltà quando il Movimento Cinque Stelle - almeno così è stato annunciato - presenterà una mozione per una sorta di sfiducia del direttore artistico del Comune di Castellammare. Ora il furto della maglia della Mano de Dios diventa un caso politico tutto stabiese, a cavallo di un'altra questione giudiziaria ancora più spinosa che vede coinvolto un consigliere comunale d'opposizione.
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