di Claudia Esposito
Sorrento - Se i telespettatori italiani dovranno attendere ancora qualche settimana per vedere in tv la nuova edizione di “Ballando con le stelle”, ieri sera il pubblico del cinema Armida ne ha già potuto avere un piccolo assaggio. Paolo Belli, con una rappresentanza della sua “Big Band”, ha infatti scatenato le persone presenti in sala grazie allo spettacolo “Pur di far musica”, quasi due ore di commedia musicale scritta con Alberto di Risio. Dopo l’introduzione della presentatrice Gilda Arpino, quando si alza il sipario, è subito “Ballando con le stelle” grazie alla sigla del famoso show di Rai Uno proposta da Belli. Gli spettatori d’incanto non sono più al cinema Armida bensì si trovano proiettati ai margini della pista da ballo del Teatro delle Vittorie, quasi sperando che da un momento all’altro possa fare capolino sul palco Milly Carlucci. A seguire, la scaletta propone non solo il repertorio dei brani dedicati ai maestri del musicista e showman a partire dai suoi esordi col gruppo “Ladri di biciclette” ma anche irresistibili momenti comici e teatrali. Filo conduttore della storia, Paolo, che, in vista della partenza del suo tour, fa provini per selezionare nuovi musicisti. Sul palco si alternano quindi personaggi “singolari” tra cui un chitarrista sordomuto detto “il Gelido”, quattro gemelli che per dissapori familiari non suonano mai assieme e un musicista spagnolo che non sa lo spagnolo.
Battute, malintesi e assoli che servono anche ad esaltare le peculiarità e la bravura dei singoli musicisti della band che si è fatta amare in tv e live nei teatri di tutta Italia grazie allo spettacolo, che, dopo l’esordio “sold out” lo scorso novembre ad Argenta, continua a raccogliere un successo dopo l’altro. Ma la comicità e la musica trascinante che spingerebbe tutti a ballare lasciando le poltrone a un certo punto lascia spazio ad un momento di riflessione. Scende il buio, resta solo Paolo su uno sgabello che si rivolge al pubblico per parlare della sua passione, la musica: “Credo sia la più grande invenzione che abbia fatto l’uomo – spiega Belli –. Nella vita dei musicisti, come nella vita di ciascuno, ci sono momenti di alti e bassi dove le vibrazioni negative prendono il sopravvento e vedi tutto nero. Gli amici ti abbandonano e il telefono non suona più, parentesi spiacevoli che purtroppo ho vissuto anche io. E’ allora che la musica interviene, ti fa vedere un puntino bianco di speranza che poi rappresenta la luce in fondo al tunnel. Si tratta di un’invenzione straordinaria che avvicina l’uomo a Dio perciò grande merito va anche dato a quei genitori che portano i figli a scuola di musica fin dalla più tenera età”.
Lo spettacolo “Pur di fare musica” è il secondo appuntamento della kermesse “Sorrentostage” che si avvale della direzione artistica di Veronica Maya e della gestione organizzativa della “Zero Db” di Gennaro Cataldo. Il calendario continuerà il 15 febbraio con Lillo e Greg ne “Il mistero dell’assassino misterioso”. A seguire, il 29 marzo, il più grande classico di tutti i tempi, il musical “Jesus Christ superstar” in lingua inglese reduce da 21 anni di repliche e numeri record in giro per il mondo. Il 7 aprile arriverà invece Max Giusti con il suo repertorio di imitazioni nello spettacolo “Pezzi da 90”, mentre a chiudere il cartellone, il 25 aprile, sarà un altro musical, “Billy Elliot”, la storia, anch’essa conosciutissima, delle ambizioni e delle discriminazioni che dovrà patire un giovane ballerino nella bigotta Inghilterra operaia delle fabbriche in rivolta.
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