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venerdì 20 gennaio 2017

Quarto, Vico Equense, Milano

"In provincia o al nord è meglio" 

Fonte: Antonio di Costanzo da La Repubblica Napoli

«Non tornerò mai a Napoli. Lì è complicato fare qualsiasi cosa » . Francesca Santagata, ingegnere chimico, ha contribuito alla ripresa demografica di Milano. Ex dipendente dell'Abc, a luglio ha lasciato la città e il posto di lavoro, in polemica con la giunta de Magistris, per trasferirsi all'acquedotto della provincia milanese. E, a sentirla parlare, mai scelta fu più “azzeccata". «I miei colleghi rimasti a Napoli mi chiamano la miracolata . Sono andata via, soprattutto, perché non mi trovavo più bene al lavoro, ma anche perchè vivere a Napoli è molto complicato. Avevo l'ufficio a Ponticelli e abitavo a Posillipo. In pratica impiegavo due ore e venti minuti per raggiungere il posto di lavoro e altrettante per tornare a casa. A Napoli puoi vivere serenamente solo se abiti in alcune zone del centro, al Vomero o a Chiaia che sono i quartieri più serviti. A Milano mi trovo benissimo, i servizi sono migliori, trasporti efficienti. Il che ti consente di spostarti facilmente e non sprecare il tuo tempo . A Napoli uscita dall'ufficio potevo solo andare a casa, qui la sera posso uscire con più tranquillità. Non tornerei mai indietro neanche se mi pagassero a peso d'oro. Meno critico il giudizio di Alessandra Vastolo, insegnante, trasferitasi a Vico Equense per motivi di lavoro. «Ho preso casa qui per comodità e anche perché i prezzi degli affitti sono più bassi rispetto a Napoli » . La giovane insegnante vive in una villetta di due piani con terrazza, insegna italiano all'istituto alberghiero e tornerebbe a Napoli solo a determinate condizioni: « Dipende molto dalla platea scolastica. I ragazzi qui sono meno arroganti e ti ascoltano. Ho insegnato in un liceo di Napoli e l'atteggiamento degli alunni non mi piaceva».
 
Anche Francesco Monaco,psichiatra, ha deciso di vivere a Vico Equense con la moglie e la figlia , dopo aver abitato a Londra, Padova, Ferrara e a Castelfranco. « Sono tornato da due anni - spiega - lavoro da libero professionista, soprattutto, a Napoli, ma ho preferito abitare a Vico Equense. Qui la vita è più tranquilla e meno stressante rispetto al capoluogo. Mi sono abituato a cittadine a misura d'uomo, dove la qualità di vita è migliore, e pazienza se sono costretto a fare il pendolare». Michele è impiegato in un grande negozio del Vomero quartiere dove á cresciuto. La moglie è di Secondigliano. Cinque anni fa si sono trasferiti a Quarto: « Colpa degli affitti - spiegano - a Napoli erano impossibili. Purtroppo stanno aumentando anche qui e rischiamo di doverci allontanarci ulteriormente». Lorenzo Licenziati, 30 anni, ha dato l'addio a Napoli. all'Italia e persino all'Europa. Oggi á assistente di volo a Dubai per la compagnia Flydubai «Sono partito circa quattro anni fa perché sentivo che i miei orizzonti in Italia si stringevano sempre di più. Sono andato a Londra in prima battuta, poi Dubai». Impietoso il giudizio sul suo Paese di nascita: «Guardando il tutto da fuori, vedo un sistema sbagliato che favorisce solo poche persone e non da opportunità a tutti. Non tornei a Napoli anche se la porto nel cuore. A Londra mi sono arrangiato, come quasi tutti quelli che arrivano li: aiuto parrucchiere ed elettricista poi la decisione di andare a Dubai. Non è tutto oro quello che luccica ma ho capito che ci sono sistemi che possono funzionare anche senza essere paradisi. Quando sono andato via da Napoli mi sentivo un disadattato, oggi ho un equilibrio, ho dei progetti e vedo un futuro».

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