Vittorio Sgarbi |
Annuncia: «Una tripla curatela, per altrettante mostre allestite nelle più importanti certose della Campania». Vittorio Sgarbi parla dell'incontro che avrà questa mattina col governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il critico d'arte è tornato a Napoli per presentare nella basilica della Pietrasanta il catalogo della mostra da lui curata "I tesori nascosti", premiata da 16 mila visitatori in un mese e visibile fino al 28 maggio. Nel primo pomeriggio Sgarbi ha anche incontrato la stampa, più alcuni ospiti e amici nella casa al Vomero di Guido Donatone. Presenti anche Antimo Cesaro e Gennaro Migliore, sottosegretari rispettivamente ai Beni culturali e alla Giustizia. «Con De Luca ho un buon rapporto riprende Sgarbi - Sono ancora in trattativa per ottenere in prestito la "Notte stellata" di Van Gogh per un'esposizione al Madre. Ora discuterò col presidente e con l'assessore Matera per questo nuovo incarico sulle tre mostre, che hanno già ottenuto un finanziamento statale di 200mila euro». Si tratterà di tre eventi in contemporanea, alla certosa di San Martino a Napoli, quella di San Giacomo a Capri e quella di San Lorenzo a Padula. «Speriamo di allestire il tutto entro l'estate-riprende Sgarbi - proponendo opere dal Seicento al Novecento». L'idea per Napoli è di un'esposizione su "Giuditta: da Caravaggio a Klimt".
L'incontro non finisce qui. Sgarbi sente di avere dei sassolini nella scarpa di cui liberarsi. Ed è un fiume in piena contro alcuni suoi colleghi che hanno criticato la mostra alla Pietrasanta. «Con Nicola Spinosa - dice - già mi sono chiarito con un lungo carteggio. Anzi, proprio stamattina mi ha inviato un sms di complimenti per “I tesori nascosti”». È soprattutto contro Sylvain Bellenger che il curatore si scaglia. Il direttore di Capodimonte aveva avuto da ridire sull'exhibit, paragonandolo ad un'Operazione San Gennaro". «È un atteggiamento intollerabile - replica Sgarbi - per una persona che non ha nemmeno visto la mostra e che si esprime con maleducazione. Spero venga presto rimosso da Capodimonte per la sua incapacità. Ho inserito la polemica anche nella mia introduzione al catalogo: avrei accettato critiche costruttive e non meri attacchi da questo straniero, ospite e direttore temporaneo di un importantissimo museo».
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