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giovedì 16 febbraio 2017

Domus accessibili e percorsi. Ecco come gli scavi di Pompei diventano «disability friendly»

Pompei
Investimento nell'area della fondazione Deloitte 

Fonte: Adalberto Petri da Il Corriere del Mezzogiorno

Pompei - È stato siglato l'accordo quadro per il finanziamento del progetto di ricerca «Pompei Accessibile. Linee guida per una fruizione ampliata del sito archeologico». I principali sottoscrittori sono tra la fondazione Deloitte, l'università degli Studi di Napoli Federico II e la Soprintendenza archeologica di Pompei. Il progetto, è stato avviato lo scorso mese dicembre in occasione della giornata mondiale della disabilità, alla presenza del ministro per i Beni Culturali e il Turismo Dario Franceschini, ed ha già permesso l'inaugurazione di un percorso per rendere accessibili le domus e gli edifici più significativi del sito archeologico alle persone con difficoltà motorie. Con raccordo di ieri, invece, la fondazione Deloitte si è impegnata a migliorare quanto già realizzato, finanziando un ulteriore tratto di itinerario lungo 500 metri che collega la via principale alle Terme Suburbane di Pompei e che contribuisce alla costituzione del più lungo percorso italiano di accessibilità universale a un sito archeologico.
 
«Siamo orgogliosi di essere tra la prima realtà privata a contribuire a un progetto pubblico che mira a migliorare l'accessibilità a uno dei patrimoni dell'umanità più conosciuti al mondo, permettendo anche a persone disabili di visitarne zone prima difficilmente accessibili», ha affermato al termine della sottoscrizione Paolo Gibello, presidente della fondazione Deloitte. «Nonostante la nostra realtà sia appena nata, ci poniamo obiettivi ambiziosi e crediamo che questa collaborazione possa innescare un circolo virtuoso in grado di incoraggiare altre aziende a seguire i nostri passi». «L'investimento della fondazione Deloitte sul progetto Pompei accessibile rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzione pubblica e impresa privata. Qualità della ricerca, impatto sulla società e ricadute positive sul nostro patrimonio culturale sono fattori determinanti per una università che sia reale motore di sviluppo della società», ha commentato il rettore dell'università degli Studi di Napoli Federico II, Gaetano Manfredi. Il progetto avrà una durata di tre anni e sarà coordinato scientificamente dalla Professoressa Renata Picone del dipartimento di architettura dell'ateneo federiciano. Per il primo anno il gruppo di ricerca del dipartimento, grazie al sostegno economico della fondazione affronterà il tema dell'accessibilità e della valorizzazione delle Terme Suburbane di Pompei, uno dei punti più famosi del sito archeologico ma attualmente anche tra i più difficili da raggiungere. Nei due anni successivi, invece, verrà invece realizzato un percorso di 500 metri che permetterà appunto il collegamento con le Terme Suburbane di Pompei. Il principale interlocutore sarà la soprintendenza Archeologica di Pompei, fermo restando il supporto per tutta la durata delle attività da parte di fondazione Deloitte e dell'Università.

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