Ospedale di Vico Equense |
Fonte: Salvatore Esposito da Il Roma
Sorrento - La sanità in penisola sorrentina subirà un duro colpo a cominciare dal reparto di cardiologia del presidio ospedaliero di Sorrento che sarà drasticamente ridimensionato e declassato da unità critica a unità semplice. Questo è quanto emerge a seguito dell'approvazione - e successiva pubblicazione - della deliberazione del direttore generale dell'Asl Napoli 3 sud n. 25 dello scorso 25 gennaio del 2017 ad oggetto: "Presa d'atto osservazioni regionali di cui al protocollo numero 843885 del 29 dicembre 2016, adozione nuovo atto aziendale dell'azienda sanitaria locale Napoli 3 Sud, opportunamente modificato ed integrato". Un fatto che desta notevole preoccupazione per quanto riguarda un servizio sanitario fondamentale per un territorio composto da ben sei comuni, di oltre 80mila abitanti nel periodo invernale e di quasi un milione di presenze durante i mesi più caldi della stagione turistica. Ma il dato più allarmante, è che siffatta disposizione dirigenziale è passata in sordina, senza nessun risalto mediatico delle sempre attente testate giornalistiche locali che dei politici costieri di ogni risma e colore. Il nuovo piano ospedaliero regionale per l'Asl Napoli 3 Sud prevede, infatti, il potenziamento degli ospedali di Castellammare di Stabia e di Nola quali presidi di primo livelli e la costituzione di quattro presidi ospedalieri di base a Boscotrecase e Torre del Greco, Sorrento e Vico Equense per l'appunto.
Non si può nascondere, quindi, che una scelta del genere provocherà necessariamente una riduzione dei servizi per il cittadino, costringendo un abitante della penisola sorrentina a raggiungere il non vicino nosocomio stabiese per curarsi, anche in considerazione dell'unica via di uscita dalla costiera, la statale 145, da bollettino rosso a causa del grande traffico m diversi mesi all'anno. L'ultima protesta sul versante della sanità locale risale ad appena un anno fa, quando i sindaci dei sei comuni della costiera — Giuseppe Cuomo (Sorrento), Lorenzo Balducelli (Massa Lubrense), Piergiorgio Sagristani (Sant'Agnello), Giovanni Ruggiero (Piano di Sorrento), Giuseppe Tito (Meta), Benedetto Migliaccio (Vico Equense) si mobilitarono contro il trasferimento di tre medici dal distretto sanitario 59 all'unità operativa di emergenza territoriale di stanza a Gragnano. Il provvedimento, disposto dal commissario straordinario dell'Asl Napoli 3 Sud,Antonietta Costantini, riguardava tre camici bianchi dell'unita operativa di assistenza di base: due erano m servizio nella sede di Sant'Agnello e uno nell'ambulatorio di pneumologia e allergologia di Meta. Ciò spinse gli allora primi cittadini a inviare una lettera alla dottoressa Costantini ottenendo la revoca immediata del provvedimento e la richiesta di assunzione di nuovi dipendenti.
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