Opera di Matteo Pugliese |
Gli organizzatori hanno previsto una sorpresa, invece, per la scultura che sarà sistemata al centro di piazza Tasso, nel cuore di Sorrento. Con l’arrivo delle opere di Matteo Pugliese, dunque, la Fondazione Sorrento prosegue nel percorso avviato con le esposizioni di Aligi Sassu, Mimmo Paladino, Salvador Dalì, Arnaldo Pomodoro, Mario Sironi e Pablo Picasso. La personale dello scultore milanese, realizzata in collaborazione con la Imago Art Gallery di Lugano, sarà inaugurata il prossimo 20 maggio 2017. Saranno più di cinquanta le installazioni tra quelle più interessanti dell’artista milanese. Pugliese manda sul campo di battaglia della scultura, per fronteggiarsi e combattere, quanto l’uomo ha di più concreto e quanto di più aereo: il corpo e la fantasia. Da una parte degli schieramenti ci sono le opere della serie Extra Moenia, le figure che tentano una dolorosa rinascita attraverso una lotta con una materia-muro che le imprigiona. Corpi terribilmente umani e credibili che sembrano figli, nipoti o pronipoti di quattromila anni di scultura dedicata alla figura. Sull’altro versante irrompe l’esercito dei Custodi, ieratiche figure atemporali dell’immaginario, pensate per proteggere i nostri spazi sacri. Armi e corazze, ispirate alle più diverse culture, diventano la metafora di una raggiunta sicurezza interiore. In questi moderni totem non hanno più alcun valore i rigorosi canoni classici della proporzione e dell’identità tra realtà e rappresentazione, tutto è stravolto in favore di una rassicurante e solida corporeità. L’esposizione prosegue con la serie Sott’acqua, rappresentata da figure femminili che fluttuano nello spazio in una esaltazione di leggerezza e libertà. Infine la serie degli Scarabei, simboli sacri che custodiscono i ricordi e lo spirito di quella vita ormai lontana che è la nostra infanzia.
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