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sabato 20 maggio 2017

Accoglienza entusiastica per la mostra delle opere di Matteo Pugliese a Villa Fiorentino

Sorrento - “Abbiamo organizzato due eventi che, siamo certi, lasceranno il segno”. Non usa mezzi termini Gaetano Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, nell’esprimere la propria soddisfazione in occasione dell’inaugurazione della mostra di Matteo Pugliese ospitata nelle sale di Villa Fiorentino. “Questo è solo il primo tassello di un’estate di alto livello per gli amanti dell’arte e della cultura - continua Milano -. Dal 15 luglio, infatti, le sculture di Pugliese lasceranno il posto ai quadri di Marc Chagall, di cui offriamo già un’anticipazione in una delle sale proprio per testimoniare l’attesa verso questo appuntamento”. L’ad della Fondazione Sorrento ha poi voluto ringraziare Pugliese che “ha curato in prima persona l’allestimento delle proprie opere” e sottolineato come in città, sia tra i sorrentini che tra i turisti, si sia già innescato un dibattito sul messaggio espresso dalle installazioni dell’artista sistemate nelle piazze di Sorrento, “un confronto certamente proficuo per l’arte che va oltre il concetto del bello”. Milano ha anche colto l’occasione per ricordare i vari appuntamenti che la Fondazione Sorrento organizza a Villa Fiorentino nell’arco dell’anno, sottolineando che “la continuità nelle attività dell’istituzione rappresenta un segnale per i sorrentini che devono sapere che la Villa è un parco sempre aperto a tutti, soprattutto a loro”.
 
Concetto ribadito anche dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, che nel proprio intervento ha spiegato come “gli eventi estivi e quelli organizzati nell’intero arco dell’anno dalla Fondazione Sorrento si inseriscano in un percorso di crescita culturale avviato sette anni fa e che è destinato a proseguire nel futuro”. Cuomo ha dato il benvenuto a Matteo Pugliese a nome della città, sottolineando “il positivo stupore suscitato dalle meravigliose installazioni sistemate nelle piazze cittadine”. Ha ringraziato dell’accoglienza ricevuta Daniele Pescali, titolare della Imago Art Gallery di Lugano, che ha concesso le opere per allestire la mostra di Pugliese: “Speriamo - ha detto - di aver fatto un buon lavoro che possa essere gradito dai sorrentini e dai turisti”. Il critico d’arte Angelo Crispi, ha illustrato i contenuti della mostra, così come ha fatto nel proprio intervento nel catalogo dell’esposizione (Bandecchi & Vivaldi) curato dalla Imago Art Gallery e presentato dal professor Philippe Daverio. A concludere la presentazione è stato direttamente Matteo Pugliese, il quale ha spiegato che “quella di Sorrento è una mostra particolarmente impegnativa per il numero delle opere esposte, alcune anche di recente realizzazione”. Anche l’artista ha voluto ringraziare i sorrentini per l’accoglienza ricevuta prima di accompagnare i presenti in un tour nelle sale di Villa Fiorentino alla scoperta dei suoi lavori. Agli ospiti la Fondazione Sorrento ha poi offerto un piccolo rinfresco nel giardino di Villa Fiorentino con specialità enogastronomiche tipiche della cucina sorrentina preparate dallo staff dello chef Giuseppe Aversa del ristorante stellato Il Buco. Ricordiamo che la mostra di Pugliese, dal titolo “Vortici”, coinvolge l’intero territorio di Sorrento grazie alle installazioni posizionate nelle principali piazze: “La Spina” in piazza Andrea Veniero; “Die Mauer” in piazza Angelina Lauro; il “Custode Samurai X” in piazza Sant’Antonino; il “Custode Samurai V” sul ponticello che sovrasta la fontana che sorge all’ingresso di Villa Fiorentino; il “Custode Samurai VIII Magnum” al porto di Marina Piccola; “Ad Lucem” in piazza Tasso. Più di cinquanta sculture sono, invece, quelle sistemate a Villa Fiorentino. Qui Pugliese, attraverso un suggestivo percorso tra le sale, manda sul campo di battaglia della scultura, per fronteggiarsi e combattere, quanto l’uomo ha di più concreto e quanto di più aereo: il corpo e la fantasia. Da una parte degli schieramenti ci sono le opere della serie Extra Moenia, le figure che tentano una dolorosa rinascita attraverso una lotta con una materia-muro che le imprigiona. Corpi terribilmente umani e credibili che sembrano figli, nipoti o pronipoti di quattromila anni di scultura dedicata alla figura. Sull’altro versante irrompe l’esercito dei Custodi, ieratiche figure atemporali dell’immaginario, pensate per proteggere i nostri spazi sacri. Armi e corazze, ispirate alle più diverse culture, diventano la metafora di una raggiunta sicurezza interiore. In questi moderni totem non hanno più alcun valore i rigorosi canoni classici della proporzione e dell’identità tra realtà e rappresentazione, tutto è stravolto in favore di una rassicurante e solida corporeità. L’esposizione prosegue con la serie Sott’acqua, rappresentata da figure femminili che fluttuano nello spazio in una esaltazione di leggerezza e libertà. Infine la serie degli Scarabei, simboli sacri che custodiscono i ricordi e lo spirito di quella vita ormai lontana che è la nostra infanzia. Una ricerca originale e versatile, quella di Pugliese, che si avvale dell’utilizzo dei materiali più svariati: bronzo, marmo, terracotta, alluminio, vetro soffiato, ceramica, resina.

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