Fonte: Luca Marconi da Il Corriere del Mezzogiorno
Il Vesuvio ha «fumato» per tutto il giorno come non si vedeva dal '44 ma per il vasto incendio sviluppatesi lungo la dorsale stabiese, tra Torre del Greco ed Ercolano. Evacuate case e ristoranti mentre i vigili del fuoco e la Forestale col supporto di un canadair sono stati impegnati fino a notte su un ampio perimetro. Il focolaio a ridosso dell'ex ristorante la Siesta, il fumo nero ha presto reso l'aria irrespirabile ed è stato fermato l'accesso dei bus che portano i turisti fino all'ingresso del vulcano a quota mille, mentre i visitatori già sul Vesuvio sono stati scortati lungo le strade sicure. L'incendio è divampato nei pressi di via Vesuvio, la strada che conduce al cratere nel comune di Ercolano. Nessun ferito ma tanto spavento anche in via Ruggiero a Torre del Greco. Inevitabili nuovi ritardi e cancellazioni dei treni della Vesuviana. Già martedì scorso era stata una giornata nera per la rete ferroviaria regionale con interruzioni sulla Napoli-Formia-Roma e Napoli-Aversa Villa Literno. Appena prima che bruciasse il Vesuvio, incendi si sono avuti da Casoria a Falciano passando per Noia, chiuso anche un tratto della Salerno-Avellino. «In tutti i casi - rende noto Trenitalia - è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco». Martedì dava «oltre 30 incendi in corso in Campania» la Protezione civile regionale, che il primo luglio aveva mandato un dispaccio sinistro che avvisava del «rischio incendi in particolare nelle province di Napoli, Caserta e Salerno». Anche a giugno numerosi roghi avevano già interessato il Parco Nazionale del Vesuvio. Ieri l'apoteosi, con la robusta colonna di fumo che si è alzata dal fianco del Vesuvio visibile da tutto il Golfo di Napoli.
Gli incendi dolosi, in Terra dei Fuochi, riguardano anche i rifiuti. E ieri l'aria di Acerra era irrespirabile, cosi i cittadini sono scesi in strada bloccando corso Italia per chiedere un intervento delle istituzioni che fermi davvero lo stillicidio. I cittadini si sono riversati in strada dopo l'ennesimo rogo che ha interessato, nel pomeriggio, una vasta area a ridosso dei Regi Lagni tra via Primo Maggio, via Piave e via Perlasca. Altri due roghi si sono sviluppati in altre zone periferiche. «Il fumo ha invaso le abitazioni racconta l'ambientalista Alessandro Cannavacciuolo - e ai Regi Lagni è giunta anche un'ambulanza per soccorrere a persone colpite da crisi respiratorie. L'incendio delle ultime ore è un disastro annunciato, avevamo più volte segnalato la presenza di rifiuti che andavano rimossi». Luca Marconi
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