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mercoledì 5 luglio 2017

Fontana dei delfini di piazza Umberto I, affidato il servizio di manutenzione

Vico Equense - Il Comune di Vico Equense ha affidato per tre anni, a una ditta esterna specializzata, il servizio di manutenzione dell’ottocentesca fontana dei delfini di piazza Umberto I, ritornata all’antico splendore, dopo un lungo restauro, nel dicembre del 2002. Da quel giorno la fontana è ridiventata il cuore pulsante di Vico Equense, contribuendo anche a modificare in modo sostanziale la vita sociale che si sviluppa intorno ad essa. Nel XIX° secolo i cittadini vicani, stanchi della cronica mancanza d’acqua, chiesero la possibilità, da parte della progetto. L’acqua sarebbe servita anche per l’abbeveraggio dei cavalli. L’Architetto Raffaele Spasiano la volle ornata di Real Cassa di Amministrazione, di far costruire nel mezzo del paese una fontana pubblica. Nel 1838 ebbe inizio la procedura con la gara d’appalto e la sottoscrizione del delfini, eseguiti in pietra di taglio di Caserta, detta bianca, e non più di piperno, come aveva affermato nel primo progetto, con pareti interne di intonaco di lapillo e mazzocchia e con un rivestimento di fabbrica con schiuma del Vesuvio e pozzolana vulcanica e con uno scalino in pietrarsa. L’anno di consegna della fontana, il 1844, è inciso sulla base di uno dei delfini. Negli anni del secondo dopoguerra, tra il 1952 e il 1953, poiché i carri e gli stessi cavalli bloccavano la piazza e la strada che portava verso la costiera, l’allora sindaco Giuseppe Attanasio, insieme all’assessore Frevola, decise di interrare la fontana e di far costruire attorno ad essa un muretto sovrastato da una ringhiera, in modo tale che nessuno potesse più avvicinarsi. L’opera dell’architetto Raffaele Spasiano venne stravolta. L’incuria la lasciò ricoprire di calcare su cui nacquero erbe e muschi. Fu poi riportata alla sua originale bellezza dall’amministrazione cittadina, nel 2002, su iniziativa dell’ufficio di pianificazione territoriale e progettazione urbanistica del Comune di Vico Equense.

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