di Claudia Esposito
Vico Equense - Bambini e adolescenti in delirio per l'arrivo al "Social World Film Festival" dei giovani attori della fiction "Braccialetti rossi". Ad attendere in "Arena Loren" Carmine Buschini, Mirko Trovato, Lorenzo Guidi, Pio Luigi Piscicelli, Maria Melandri, Daniel Tenori e Antonietta Bello una folla trepidante giunta anche da fuori regione, con gruppi venuti fin da Taranto dal primo mattino per vedere i propri beniamini. "I bambini malati - hanno spiegato gli attori in conferenza stampa - hanno un'energia particolare e una positività che noi non abbiamo. Spesso andiamo negli ospedali a trovarli per condividere con loro qualche momento di spensieratezza, attimi che sono per noi un'esperienza emozionante e ci rendono persone migliori. La malattia è dura da affrontare ma tramite l'amicizia e la solidarietà si possono superare periodi non facili". Il valore educativo e formativo delle fiction è stato sottolineato anche da due dei protagonisti della serie "Gomorra", Fabio De Caro e Cristina Donadio, che hanno sottolineato l'importanza di trattare temi d'attualità per mantenere vigili le coscienze, a partire dalla più tenera età. "È importante coinvolgere i giovani - ha detto Cristina Donadio, Scianel in "Gomorra" - e questo festival lo dimostra grazie all'organizzazione di un gruppo di giovani con le spalle quadrate, forti della loro passione e dell'esperienza maturata negli anni. Amo molto lavorare coi ragazzi e, recentemente sono rimasta molto soddisfatta di un'opera che ho girato con gli studenti del Centro sperimentale di cinematografia.
Credo - conclude l'attrice - che le serie tv non tolgano spazio al cinema perchè la magia della sala è unica ed impagabile". Anche Fabio De Caro esalta la fiction odierna, approdata a straordinari livelli qualitativi: "Dopo Gomorra - ha aggiunto l'attore - anche le altre emittenti hanno dovuto innalzare la qualità arrivando a standard cinematografici, per cui siamo arrivati a dei prodotti che potremmo definire di "cinema seriale". Le serie e i prodotti costruiti per la tv sono giunti a standard talmente elevati che, se le stesse sale cinematografiche non investiranno in tecnologia, c'è il pericolo che la gente resti a casa, sul divano, a vedere la tv". Nella giornata dedicata alle fiction, ospite anche Sabrina Impacciatore che non solo ha detto che spesso in Italia si dà la prevalenza al calcio dimenticandosi del cinema, ma parlando dal palco di un tema scottante quale la violenza contro le donne e lo stalking. "Pure se lo stalker viene arrestato - ha spiegato Sabrina durante l'intervista con la presentatrice Roberta Scardola - spesso capita che, una volta rimesso in libertà, torni alla carica più aggressivo di prima, per vendetta. Eppure sono proprio gli uomini che dovrebbero farci sentire protette". Un tema, quello della violenza sulle donne, particolarmente caro all'attrice romana, vittima di un amore violento raccontato da lei stessa alla stampa anni fa. Un vissuto che l'ha portata ad essere in varie occasioni testimonial di campagne in difesa dei diritti delle donne come "InDifesa" per "Terre des hommes" o dell’iniziativa di Amnesty International contro la mortalità materna. Intanto oggi l'Arena Loren si prepara ad accogliere "Lei", Claudia Cardinale, musa ispiratrice non solo di Luchino Visconti e Pasquale Squitieri ma anche del logo della manifestazione di quest'anno. La diva è giunta in Città ieri pomeriggio ed è stata accolta in forma privata dal sindaco Andrea Buonocore, dal direttore generale del festival, Giuseppe Alessio Nuzzo e dall'asessore al Turismo Lucia Vanacore. Stasera riceverà non solo l'abbraccio del pubblico ma anche il premio alla carriera, firmando la tavoletta di argilla che diventerà ulteriote tassello sul "Wall of fame". Lei stessa, una volta insignita del titolo di "Ambasciatrice del museo del cinema", si racconterà agli spettatori rievocando i momenti della sua carriera e leggendo passi di noti film italiani ed esteri.
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