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domenica 6 agosto 2017

Festa a San Salvatore

di Filomena Baratto

Vico Equense - Oggi, 6 agosto, festa del SS. Salvatore nel borgo omonimo sulle colline di Vico Equense. L’aria festiva si avverte già nei giorni precedenti con grande fermento. La chiesa del Salvatore è posta in piazza, riferimento e punto di incrocio. Importanti i momenti di aggregazione e di condivisione che avvengono grazie ai festeggiamenti, uniti nella preghiera e con grande partecipazione di tutti gli abitanti del luogo. Il Salvatore, quest’anno, viene festeggiato in un agosto rovente, di fuoco e di arsura per i campi, dove l’acqua è stata la grande assente. Bruciano le piante e le coltivazioni, prosciugate le cisterne per l’irrigazione di cui sono forniti gli agricoltori e, tra le preghiere dei fedeli rivolte al Salvatore, ci saranno anche quelle di auspicare migliori condizioni climatiche che stanno stravolgendo la terra in questi anni. Non saranno le uniche, si pregherà anche per una migliore disposizione di animo verso il prossimo, e per abbattere i molti nemici della vita moderna come: l’indifferenza, la prevaricazione, l’ingordigia, la misantropia, la viltà. La festa del 6 agosto diventa la fine e l’inizio della nuova annata, in piena vacanza estiva. Si rievocano momenti del Vangelo di cui ogni credente si fa portavoce per annunciare agli altri, con i fatti, la fede. Si ritorna a quella capanna, a quella nascita, al bisogno di Cristo di farsi uomo. Ritorna in sottofondo l’essenza del Natale. Da piccola tra le mie preghiere mettevo sempre quelle che oggi sono le più banali: preservare i nostri cari e salvarci dai peccati, strascichi di insegnamenti del catechismo e che, nella loro semplicità e infantilismo, valevano forse più di tutte le messe o colpi battuti sul petto. Talvolta, quando la vita ci rende disertori di fede, i riti e le tradizioni possono scuotere quel piccolo bambino che alberga in noi e a cui facciamo sempre affidamento sapendo che non mente, e che vede meglio del nostro essere adulto. Cosa sarebbe la nostra fede senza questi riti e feste insieme che mantengono vivo il culto cristiano lungo l’arco della nostra vita?
 
Sono un richiamo, uno scuoterci, un interrogarci Ci colgono sempre col candore di quando eravamo piccoli e ci abbracciano nei nostri momenti di crisi, quando la fede vacilla e noi tendiamo a scappare. Quello che sembra solo una tradizione o un evento ormai svuotato di contenuto, è invece un momento di conversione e di fede. Il Salvatore giunge a riunire i suoi fedeli che lo attendono in un caldo agosto e a cui rimandano tutte le loro speranze di cui sono portatori. La festa del Salvatore è un culto così radicato che tutti ne parlano anche durante l’anno per dare la scansione tra un prima e dopo a tutte le attività del posto. Se parlate con gli anziani del luogo vi diranno i fatti e le storie mai menzionando agosto, facendo invece riferimento a prima o dopo la festa del Salvatore, come fosse il padre a cui rifarsi prima di ogni evento prossimo e da cui partire se i fatti sono già accaduti.

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