|
Domenico Trombetta |
Vico Equense - Approvata, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, una mozione relativa al progetto “Grande Pompei”. Su questo tema i consiglieri comunali di maggioranza hanno invitato l’Amministrazione comunale a richiedere al Ministro per i beni e le attività culturali e al Ministro per le infrastrutture, al Presidente della regione Campania e ai Sindaci di Pompei e dei comuni della fascia costiera vesuviana, l’inserimento della Città di Vico Equense nella cosiddetta “buffer zone” del progetto “Grande Pompei.” “Il mito, la storia, le tradizioni, il turismo, le attività artigianali, i beni ambientali e quelli culturali di Vico Equense – si legge nel documento approvato - possono essere ben collocati dentro una nuova visione dell’intero aggregato che ruota attorno a Pompei per costruire una governance strategica ancora più efficace”. La proposta è stata fatta ed esposta in aula, dal consigliere comunale
Domenico Trombetta. “Per noi – ha detto il consigliere Trombetta - rappresenta una grande opportunità, che ci potrà consentire di creare un progetto strategico integrato con i comuni limitrofi di Pompei, Castellammare Stabia, Torre Annunziata, Torre del Greco che già sono all’interno di questo comitato di gestione, affinché si possa redigere un piano che ci consenta di poter ottimizzare quelle che sono le nostre risorse paesaggistiche in combinazione con il turismo che interessa il sito archeologico di Pompei. Come ho segnalato – continua Trombetta - nel testo della mozione, probabilmente questo sarà un percorso molto lungo, che però abbiamo la necessità, e soprattutto, il dovere di avviare, sperando di poter cogliere i frutti già all’interno del nostro mandato, ma se così non fosse, abbiamo in ogni modo dato un segnale importante alla città”, conclude Domenico Trombetta.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.