Fonte: C.M.V. da Il Mattino
Meta - Il gruppo consiliare del Partito Democratico non si farà. Almeno per il momento. E’ stata la consigliera Susanna Barba, nel corso dell'ultima seduta dell'assemblea cittadina, a rinunciare alla costituzione della compagine: un colpo di scena che ripropone il vecchio dualismo tra Giuseppe Tito, sindaco di Meta e consigliere metropolitano, e Paolo Trapani attuale segretario dem metese. Alla base del flop c'è l'azzeramento delle deleghe degli assessori deciso dal primo cittadino durante l'estate: una strategia per rilanciare l'azione amministrativa nella quale era stato coinvolto anche il PD. Ad agosto, infatti, Tito e Trapani avevano concordato la nomina di una nuova giunta per l'inizio di settembre e la contestuale composizione del gruppo in consiglio comunale. L’adesione al partito di Susanna Barba, ex assessore della giunta Tito e attualmente all'opposizione, sembra aver rotto il precario equilibrio che era stato raggiunto. Tanto che il sindaco ha confermato gli assessori in carica, limitandosi a modificarne i rispettivi settori di competenza. “L'adesione di Barba - scrive Trapani in una lettera - è stata impropriamente interpretata come una collocazione del partito all'opposizione. Il sindaco ha fatto solo finta di aprire un dialogo col PD: invece di promuovere il partito continua a delegittimarlo”.
Nel frattempo, oltre che alla costituzione del gruppo, Barba ha rinunciato anche alla tessera del PD: “La decisione del sindaco di ricostituire la giunta così com’era così come era ha disconosciuto l'azione del partito con un atto politicamente arrogante”, spiega la consigliera attraverso il suo blog. Ma che cosa ne pensa a Tito? “Trapani avrebbe dovuto convocare il direttivo e chiarire la posizione della Barba. Detto questo, sono pronto a incontrare il segretario per raggiungere un nuovo accordo: dobbiamo lavorare per costituire Il gruppo consiliare e rafforzare la credibilità del partito”.
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