Pagine

lunedì 2 ottobre 2017

Modifiche al Put. Faccia a faccia dopo le polemiche

Piano di Sorrento - “Sulla modifica del Put intento incontrare tutti. Amministrazioni, ambientalisti e cittadini per convergere e confrontarsi”. Il consigliere regionale Alfonso Longobardi l'aveva detto appena due settimane fa quando le associazioni WWF Terre del Tirreno, Italia Nostra e Vas avevano invocato la sospensione dell’iter della nuova legge regionale. Motivo? “Ci sarà un'altra colata di cemento” l'accusa degli ambientalisti. “Non è così, il paesaggio non verrà intaccato” la rassicurazione di Longobardi. Adesso è il momento giusto per il faccia a faccia in programma mercoledì alle 10:00 presso la sala consiliare del Municipio di Piano di Sorrento. Oltre a Longobardi ci sarà pure un pool di tecnici dell'ufficio urbanistica della Regione Campania. L'annuncio arriva dall'entourage del sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino “L'argomento è spinoso e mobilita il mondo ambientalista, ma anche urbanisti che giudicano fortemente lesiva degli interessi del territorio le modifiche proposte da Longobardi il quale, prima dell'estate, assunse l'impegno di tornare in penisola Sorrentina per confrontarsi con gli amministratori e i tecnici sulla articolato della sua proposta di legge” si legge in una nota. A fare gli onori di casa ci saranno il sindaco Iaccarino, l'assessore alla civiltà urbana Sergio Ponticorvo e l’ assessore all'identità Carmela Cilento che di recente ha aderito proprio al movimento di Longobardi, cioè “Sviluppo e territorio”. All'incontro “Penisola Sorrentina: il nuovo Put per lo sviluppo del territorio” sono stati invitati i sindaci e amministratori della penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana con i rispettivi tecnici. Il dibattito di mercoledì sarà moderato dal giornalista de Il Mattino Ciriaco Viggiano. (Fonte: sd da Metropolis)

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.