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venerdì 24 novembre 2017

AAA Faito vendesi la Città metropolitana tenta il passo indietro

Lettera della Città metropolitana alla Regione: a voi il 100% della proprietà La gestione dei beni 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Vico Equense - Il rilancio turistico-ambientale, la messa in sicurezza dei costoni e persino la rimozione dei detriti recentemente franati sulla strada. Interventi diversi, ma con un elemento in comune: quello di essere stati affossati o rallentati dal groviglio di competenze che strangola Monte Faito, area di cui Regione Campania e Città metropolitana di Napoli sono comproprietarie dal 2007. La soluzione al problema, però, potrebbe essere dietro l'angolo; l'ex Provincia ha offerto la propria quota a Palazzo Santa Lucia m cambio di immobili da destinare ad archivi o a sedi scolastiche. La proposta di permuta porta la firma del sindaco metropolitano Luigi de Magistris e del consigliere delegato al Patrimonio Antonio Caiazzo ed è indirizzata al governatore Vincenzo De Luca e ad Alfonso Longobardi, vicepresidente della commissione Bilancio della Regione. Sei righe in tutto, motivate da «evidenti ragioni di semplificazione». Già, perché è da dieci anni che il balletto di competenze tra Regione e Città metropolitana ostacola la gestione di Faito, inclusi gli interventi di manutenzione. Nei mesi scorsi un imprenditore ha avanzato una proposta di rilancio dell'area attraverso la realizzazione di un parco. Il progetto, però, si è scontrato con i tempi e le lungaggini burocratiche, necessariamente raddoppiati dalla presenza non di uno ma di due proprietari con i quali concordare le linee di intervento. E così Antonio Caiazzo ha pensato a un baratto: il 50 per cento della proprietà di Faito in cambio di alcuni immobili regionali.
 
«Oltre che con le difficoltà di gestione - spiega il consigliere metropolitano con delega al Patrimonio dobbiamo fare i conti con l'indisponibilità di operai specializzati e con le carenze di personale che affliggono l'Agenzia di sviluppo dell'area metropolitana. La proposta nasce innanzitutto da qui». L'ex Provincia ha pure definito il valore della propria parte di Faito; due milioni e 350mila euro, circa la metà della somma complessivamente sborsata nel 2007 per rilevare dalla Fintecna 420 ettari di bosco, l'area dove si stagliano i ripetitori radiotelevisivi e il complesso immobiliare costituito da edifici destinati ad attività sportive e ricreative. Resta da vedere quali immobili di proprietà della Regione confluiranno nella trattativa. Al momento la Città metropolitana non ha ancora messo gli occhi su alcuna struttura, non conoscendo nei dettagli il patrimonio di Palazzo Santa Lucia. Di certo c'è che i fabbricati dovranno avere un valore complessivo intorno ai due milioni e 350mila euro ed essere idonei a svolgere due funzioni: quella di ospitare scolaresche e quella di custodire oggetti preziosi Attraverso la permuta, infatti, l’ ex Provincia di Napoli punta pure a risparmiare migliaia di euro di canoni di locazione che attualmente è costretta a pagare per offrire sedi agli studenti delle scuole superiori e per conservare quadri di valore. Ma che cosa ne pensa la Regione? Da quando la proposta di permuta è stata formalizza, da Palazzo Santa Lucia non è arrivato alcun riscontro ufficiale. Ma ora la necessità di mettere in sicurezza il costone di Faito, devastato dagli incendi estivi prima e dal maltempo poi, e di riaprire al traffico l'ex statale 269, attualmente interdetta perché a rischio frana, impone interventi rapidi. E, in questo senso, l'individuazione di un solo proprietario potrebbe risultare decisiva: «La titolarità del complesso va attribuita a un solo ente e quell'ente dev'essere la Regione, l'unica a poter attingere ai fondi europei per finanziare svariati tipi di intervento», spiega il consigliere Alfonso Longobardi che ieri ha consegnato al premier Paolo Gentiloni la petizione con cui 5mila cittadini chiedono per Faito la proclamazione dello stato d'emergenza. Ora non resta che attendere che Regione e Città metropolitana raggiungano una bozza di accordo. Palazzo Santa Lucia dovrà effettuare la propria stima del valore di metà Faito e indicare gli immobili da inserire nella trattativa. Dopodiché un'eventuale intesa dovrà essere sottoposta al vaglio del Consiglio regionale e di quello metropolitano e a quel punto, in caso di via libera, toccherà agli uffici dei due enti formalizzare la permuta mettendola nero su bianco. «Mi impegnerò a velocizzare l'iter e a coinvolgere il Comune di Vico Equense», annuncia il consigliere metropolitano Caiazzo. «Crediamo nell'accordo e faremo di tutto per raggiungerlo», fa sapere Longobardi dalla commissione Bilancio della Regione. Il Faito chiama: non c'è un minuto da perdere.

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