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mercoledì 13 dicembre 2017

Giuseppe Ercolano firma la Natività esposta nella Camera

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Meta - C'è anche un po' di Napoli, della penisola sorrentina e della loro tradizione artistica nei corridoi di Montecitorio: porta la firma di Giuseppe Ercolano, 41enne artista metese, la Natività che resterà in esposizione nella Galleria dei Presidenti della Camera dei deputati fino al 12 gennaio. A giudicare dalle misure, si tratta di una "maxi-Natività". Realizzate secondo i canoni della scuola napoletana, infatti, le figure della Madonna e di San Giuseppe sono alte circa un metro; le teste sono in terracotta, mentre le mani e i piedi sono in legno. Ligneo è anche il Bambinello che fa bella mostra di sé al centro dell'opera. Due curiosità: per "vestire" la Madonna e San Giuseppe, Ercolano ha utilizzato abiti in seta pregiata, mentre lo stellare d'argento che sormonta il capo della Vergine è stato forgiato da un orafo. La Natività è ora in mostra nella Galleria dei Presidenti, il corridoio dove sono esposti i ritratti dei presidenti dei Parlamenti pre-unitari, di quelli della Camera del Regno d'Italia e, infine, di quelli della Camera dei deputati della Repubblica. Lì potrà essere ammirata fino al 12 gennaio. Alla sua presentazione hanno preso parte Roberto Speranza, coordinatore nazionale di Mdp, Paola Binetti, esponente del gruppo Misto-Udc-Idea, Mario Marazziti, presidente della XII Commissione Affari Sociali, e Stefano Dambruoso, questore della Camera e promotore dell'iniziativa.
 
Con loro anche Paola Perrelli, capo dei servizi amministrativi di Montecitorio. Una bella soddisfazione per Giuseppe Ercolano, ormai tra i più apprezzati artigiani della Campania e d'Italia, che tra l'altro non è nuovo a questo tipo di vetrine: nel 2015 fu proprio lui a donare a Papa Bergoglio una raffigurazione di San Francesco d'Assisi in adorazione di Gesù. «Sono orgoglioso di aver realizzato un'opera che raffigura uno dei momenti più alti della religione cristiana - spiega Ercolano - Un mistero, quello della Natività, che ho plasmato dal punto di vista di noi napoletani».

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