Vico Equense - Udienza preliminare a carico del presunto piromane, che all’alba dello scorso Ferragosto, appiccò il fuoco sul monte Faito. Questa mattina sono state ammesse le parti civili (Wwf, Vas, Pro Faito e Comune di Vico Equense), la seduta è stata rinviata al 10 gennaio 2018 per la discussione. I difensori del 60enne originario della frazione di Moiano che avrebbe causato il devastante incendio di Ferragosto, recandosi in località la “Conca” con la sua ape verde, hanno chiesto il rito abbreviato. Oggi si trova agli arresti domiciliari su decisione del Tribunale del Riesame. Era il 16 agosto quando fu trasferito in carcere, in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. “Appare necessario tutelare l’immagine dell’Ente locale – spiega nella delibera di costituzione di parte civile la Giunta comunale di Vico Equense - ed ottenere il ristoro di tutti i danni patrimoniali subiti in conseguenza del gravissimo incendio che ha interessato l’area boschiva del monte Faito, con conseguente grave pregiudizio per l’ambiente.”
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