Fonte: Fiorangela d'Amora da Il Mattino
Vico Equense - Da secoli popolano i boschi del Faito, hanno resistito agli interventi dell'uomo e quest'estate agli incendi che minacciavano la montagna, oggi ottengono il riconoscimento di «Alberi Monumentali d'Italia». Sono i fantastici quattro, i quattro faggi del Faito. Sono quattro i faggi secolari che la Regione Campania ha iscritto nell'albo nazionale, dopo una lunga battaglia fatta dall'associazione Pro Faito Onlus. «Le prime richieste risalgono al 2011 - commenta Dario Russo della Pro Faito - salvo poi scoprire che in Regione mancava proprio la commissione che avrebbe dovuto analizzare le nostre richieste. Da un anno finalmente la carenza è stata colmata e ora i faggi del Faito ricevono il riconoscimento e l'attenzione che meritano». Il fascicolo è stato preparato da Elena De Marco, agronomo che ha eseguito i rilievi tecnici ed ha istruito tutta la documentazione. «Sarà ora cura nostra, di tutti gli ambientalisti, - prosegue Russo - del Comune di Vico Equense e dell'Ente Parco dei Monti Lattari proteggere e tutelare nel migliore dei modi questo grande patrimonio naturale». Perché il riconoscimento fosse possibile la commissione regionale ha valutato l'età, le dimensioni e le caratteristiche storiche dei fusti. Sul Faito i faggi custodivano i fossi delle neviere, dove un tempo, nel periodo invernale si ammassava la neve che poi diventava ghiaccio. La strada che congiunge Castellammare alla vetta, oggi inaccessibile, era utilizzata proprio per il commercio del ghiaccio che in sella ai muli veniva trasportato fino in città dove veniva venduto. Oggi questi faggi ricordano la storia antica di Faito, testimoniano la longevità di una montagna che tra mille difficoltà resta uno dei luoghi più affascinanti per turisti ed escursionisti.
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