Stazione di Sorrento |
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Sorrento - Stanze senza riscaldamento né acqua calda, arredi in cattivo stato, bagni inutilizzabili: una condizione precaria, quella in cui versa il dormitorio riservato ai dipendenti dell'Eav all'interno della stazione di Sorrento. Dopo le proteste delle sigle sindacali, prime fra tutte l'Orsa, la holding campana dei trasporti corre ai ripari avviando un'indagine di mercato con un obiettivo: trovare un albergo nel raggio di 20 chilometri dal terminal, in cui 12 dipendenti possano pernottare dal lunedì alla domenica nel periodo compreso tra maggio di quest'anno e dicembre 2019. L'avviso pubblico, firmato dal direttore generale della società Pasquale Sposito, è stato immediatamente rilanciato dai Comuni costieri. L'Eav è a caccia di camere singole oppure doppie uso singola, dotate di servizi igienici, per il riposo giornaliero di 12 dipendenti. Si tratta di un capotreno e di un macchinista per ciascuno dei quattro treni che di notte stazionano a Sorrento e che entrano in funzione all'alba. A questi si aggiungono i conducenti degli autobus attivi sulle strade locali sin dalle prime ore del giorno. Agli albergatori eventualmente interessatisi chiede pure di provvedere al trasferimento dei dipendenti Eav dalla stazione di Sorrento all'hotel in tarda serata, quando termina il servizio ferroviario, e di compiere il percorso inverso all'alba, quando i treni riprendono a correre sui binari verso Napoli.
La ragione alla base di questo avviso pubblico? «Indisponibilità dei locali di proprietà aziendale», si legge nel documento pubblicato all'albo pretorio dei vari Comuni e affisso in tutti gli hub della zona. In effetti, a Sorrento come nelle altre stazioni terminali, l'Eav dispone di un dormitorio: un fabbricato su due livelli che però presenta più di un problema. «I bagni al piano terra possono essere utilizzati solo dal personale degli uffici e da quello del settore autolinee - ha più volte denunciato il sindacato Orsa - Chi alloggia nel dormitorio è costretto a utilizzare i bagni al primo piano». La porta di accesso non è "antipanico", mentre le altre non sono a tenuta termica ne insonorizzate e, in alcuni casi, presentano la placca metallica della serratura che sporge in modo pericoloso. Anche infissi, muri, pavimenti e lavandini non versano in buone condizioni In alcune stanze non c'è riscaldamento nè acqua calda. Manca pure un impianto di allarme a pulsante che il personale possa azionare, in caso di malore, per chiedere l'intervento di un medico. «La palazzina- si legge in un documento dell'Orsa - confina da un lato con la zona paracolpi dei binari e dall'altro col deposito delle autolinee, mentre nelle vicinanze c'è una stazione elettrica che emette fastidiosi rumori. Tutto ciò impedisce ai lavoratori un riposo tranquillo». Perciò i sindacati hanno più volte sollecitato la stipula di accordi con gli alberghi m modo tale da sistemare il personale in camere confortevoli e risparmiare i costi di manutenzione dei dormitori, magari destinando questi ultimi ad altre funzioni. La formula è già stata sperimentata a Baiano e a Samo. Per capire se potrà essere replicata a Sorrento bisognerà attendere il 30 marzo, quando scadrà il termine entro il quale gli albergatori eventualmente interessati dovranno presentare le rispettive proposte di accordo. Non sarà impresa facile, comunque, visto il boom di turisti e l'assalto ai posti letto previsti in Costiera già dalle prossime settimane.
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