Fonte: Mauro De Riso da Metropolis
Castellammare di Stabia - I fondi per eludere il rischio frane sul centro antico confluiscono nel bilancio di previsione del Comune. Il commissario prefettizio ha approvato lo schema di bilancio 2018-2020 con lo stanziamento di 300mila euro per il progetto esecutivo volto al recupero dei 10 milioni di euro per i lavori relativi al dissesto idrogeologico sul Faito, attualmente conservati presso il Ministero dell'Ambiente. Il Comune ha fatto ricorso ai fondi degli oneri di urbanizzazione per includere nel prossimo bilancio i 300mila euro necessari a sfruttare in seguito i 10 milioni di euro del Cipe per il dissesto idrogeologico, sulla, scorta dell'indicazione fornita dall'ex assessore all'ambiente Francesco Balestrieri nel corso del consiglio comunale del 6 novembre 2017. L'amministrazione Pannullo a più riprese aveva manifestato l'intenzione di essere il soggetto attuatore per i lavori relativi al dissesto idrogeologico sul Faito, ma a mancare erano le risorse atte a finanziare il progetto esecutivo. Lo sforzo ulteriore del Comune trae origine anche dalla mancata attivazione del fondo di rotazione da parte della Regione Campania per questo tipo di intervento. L'impatto di questa iniziativa potrebbe rivelarsi fondamentale per le sorti del centro antico stabiese, continuamente oppresso dall'incubo di frane e smottamenti che potrebbero sommergere le case, già perlopiù fatiscenti, del quartiere. Non è un caso che Palazzo Farnese sia tuttora costretto a finanziare interventi "spot" per ripulire le strade dai detriti che scivolano giù dalla montagna ad ogni scroscio di pioggia. Mentre il timore che possa accadere una tragedia resta decisamente elevato considerando che, fino all'approvazione del bilancio, i fondi per il capitolo relativo al dissesto idrogeologico erano pari a zero.
Le strade
Il Comune, intanto, punta a risolvere anche un altro annoso problema, che fa riferimento alla manutenzione delle strade e dell'illuminazione pubblica. L'idea consiste nel porre fine agli interventi che sporadicamente avvengono per la pulizia delle strade, la riparazione delle buche e la cura del verde, puntando su una manutenzione ordinaria con l'affidamento di un servizio a lungo termine. Un'idea che potrebbe trovare riscontro a partire dal 2019 con una linea di indirizzo da parte della prossima amministrazione comunale, sfruttando i fondi messi a bilancio dall'ente comunale per un capitolo di spesa spesso trascurato nel recente passato. Il problema degli affidamenti temporanei, in realtà, nasce da un presupposto basilare: le gare per la manutenzione ordinaria richiedono diversi mesi per il loro espletamento, in ragione dei tempi tecnici che solitamente impiega la Cuc. Accade, pertanto, che i fondi messi a bilancio vengano puntualmente erosi per gli affidamenti temporanei, rendendo vano qualsiasi intento di procedere in via ordinaria. Una copertura, del servizio a lunga scadenza, sulla falsa riga dell'igiene urbana e dei tributi, potrebbe dunque trovare riscontro con i fondi a sei zeri che fra un anno il Comune sarebbe nella condizione di impiegare per questo scopo.
La sicurezza
In materia di quotidianità, inoltre, potrebbe rivelarsi fondamentale anche l'impiego di 80mila euro per la videosorveglianza, utile ad aumentare la sicurezza su un territorio che di recente è stato teatro di svariati eventi criminosi consumatisi nel centro cittadino. Le nuove telecamere dovrebbero essere posizionate soprattutto nelle aree più frequentate dai turisti e dagli stabiesi, agevolando l'operato quotidiano della polizia municipale.
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