Salvatore e Giovanni Fraddanno |
Fonte: Salvatore Tuccillo da Metropolis
Vico Equense - Il gelato è una vera e propria passione che ci segue sempre. Da dolce consolazione della nostra infanzia fino a compagno per tutta la vita. Ma il gelato non è un dolce qualsiasi. Ha bisogno dei suoi tempi. Ha bisogno della giusta attenzione e del relax necessario per essere gustato. Passeggiando lentamente, guardando un panorama o seduti al tavolo del bar, mangiare un gelato è uno dei passatempi più gustosi e rilassanti, soprattutto nella bella stagione. Ovviamente stiamo parlando del gelato artigianale. Di quello che fa fare le file, d’estate, nelle gelaterie più rinomate di ogni città d’Italia. Fare dunque il gelatiere artigianale, a differenza dell’apparenza, non è affatto facile. Primo perché gli italiani, da veri amanti del genere, hanno imparato a riconoscere quelli preparati con elementi naturali, quelli che hanno il gusto deciso e inconfondibile del prodotto usato. E poi perché produrre un gelato buono fa diventare il proprio locale un punto di riferimento irrinunciabile. Come una farmacia. Un pronto soccorso del gusto che trasforma con una leccata un muso triste in un bel sorriso. Ed è così anche per la storica gelateria Fraddanno di corso Filangieri a Vico Equense. Loro i sorrisi li hanno accesi ai bambini di Vico già nel lontano 1964 quando gestivano la gelateria all’interno dell’allora cinema Aequa. Gelati al limone o la cioccolato erano il passaggio obbligato prima di entrare in sala o prima del giro per la piazza. In quegli anni l’Italia viveva il boom economico ed il gelato non era più un lusso; ma diventava un alimento di massa, democratico ed accessibile a tutti.
Ed era anche l’epoca in cui non esistevano semipreparati, additivi e coloranti ed i gelati un po’ dappertutto erano veramente genuini. Ma chi, come Giovanni Fraddanno e la moglie Anna Cosenza, ha imparato a prepararli a quei tempi continua a proporre un gelato che si discosta poco dalla genuinità di allora. Oltre alla produzione di gelati Giovanni si specializza in pasticceria e forma una società con il fratello Aldo (Bar Aldo) per produrre dolci e gelati per i loro punti vendita. Nel frattempo, siamo nel 1990, lascia i locali del cinema ed apre il bar gelateria dove si trova ora e diventa il punto di riferimento mattutino di chi ama una buona prima colazione. Infatti i suoi croissant e le sue brioche, preparati freschi ogni giorno, sono considerati tra i più buoni della penisola. E mentre Giovanni continua a produrre ottimi cornetti con pasta frolla o pasta brioche, farciti delle mille creme e marmellate, il figlio Salvatore si occupa esclusivamente della gelateria. Salvatore, 49anni, sin da piccolo ha seguito le orme paterne ma da un ventennio si è specializzato in gelateria con corsi professionali e diploma ad un importante scuola di Brescia. Poi con l’aiuto del fratello Ciro, esperto e docente nel settore alimentare, ha impostato il nuovo corso modernizzando la produzione con macchinari e tecniche innovative. Ma non abbandonando gli ingredienti naturali come la frutta fresca o il cioccolato puro. Nel suo laboratorio non vi sono semilavorati. Latte, zucchero, uova e panna e il gioco è fatto per i gelati alla crema come quelli al gusto di nocciola, di caffé, di stracciatela, fior di latte. ecc. Mentre per quelli alla frutta si parte da uno sciroppo a base di zuccheri vari e poi si aggiunge la frutta fresca a secondo del gusto che si vuole produrre. Per quelli al cioccolato Salvatore Fraddanno ha creato una linea con i vari cacao di tutto il mondo. Africa, Brasile e Centro America sono i luoghi da dove arriva il cioccolato a pezzi che viene sciolto e lavorato per diventare un particolare e ottimo gelato. Come lo è quello proposto d’estate e dedicato alla propria terra: il gelato “Profumo Vicano” con olio, limone e basilico.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.