Il restyling. I lavori realizzati dall'Eav garantiscono la vita tecnica dell'impianto per 33 anni Felice il presidente dell'Ente Parco Tristano Dello Joio: «Ora rilanciamo il Faito»
Castellammare di Stabia/Vico Equense - La vita tecnica della funivia del Faito si prolunga fino al 2051. In attesa dell'inaugurazione ufficiale, i tecnici dell'Eav hanno effettuato una prova generale in compagnia delle associazioni attive sul territorio, anticipando i tempi e salendo a quota 1000 metri a bordo della panarella, tornata a solcare il cielo prima di entrare a pieno regime domani in concomitanza con la Pasquetta. I rappresentanti delle associazioni Sos Stabia, Faito For Fun, Pro Natura, Pro Faito, Wwf, Cai e Aigae hanno fatto da apripista in compagnia di Tristano Dello Joio, presidente dell'Ente Parco regionale dei Monti Lattari, che dopo un'estate tormentata e contraddistinta dagli incendi sul Faito, accoglie la riattivazione della funivia come un'autentica manna, dal cielo. «Questo è un momento cruciale per il nostro territorio. - spiega Dello Joio - Si rinnova qui una tradizione che per decenni ha cadenzato gli anni d ' oro di questi luoghi. Da parte mia, sono pronto a garantire il massimo impegno per dare impulso allo sviluppo di questa realtà ricca di fascino e di risorse. Ma chiedo a tutti i cittadini di af fiancarmi in questo percorso, perché occorre il contributo di ognuno di noi per rendere nuovamente il Faito un volano per l'economia e il turismo sul territorio».
La funivia aveva riaperto i battenti già durante la primavera 2016, sfruttando una proroga del Ministero, ma durante l'anno seguente i lavori di restyling hanno richiesto più tempo del previsto, imponendo la riattivazione del servizio non prima di agosto 2017. La promessa di Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav, ha trovato però riscontro nel 2018 con la riapertura, prevista domani, della funivia del Faito, che proseguirà regolarmente nella sua attività per i prossimi 33 anni. «La scadenza della vita tecnica delle opere elettromeccaniche e di quelle riguardanti le stazioni è fissata al 2 marzo 2051. - spiega Antonio Rendina, tecnico dell'Eav - Risale al 1991, infatti, la conclusione della visita di ricognizione per la riapertura della funivia a seguito dell'ammodernamento delle opere elettromeccaniche. Proseguiremo, in ogni caso, con la manutenzione ordinaria e alcuni interventi di manutenzione speciale». Per l'abbattimento delle barriere architettoniche, invece, occorrerà attendere ancora qualche mese. «Per i disabili - conclude Rendina predisporremo, per ciascuna delle due stazioni, una piattaforma che funga da ascensore per il trasporto delle persone con difficoltà motorie, che poi attraverso un montascale potranno accedere alla cabina della funivia. Contiamo di allestire e collaudare tutto in tempi piuttosto brevi per garantire un altro servizio di fondamentale importanza». (Fonte: Mdr da Metropolis)
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