Massimo Trignano |
Vico Equense - “Non ho niente da replicare sulla richiesta di sfiducia avanzata da Ferdinando Astarita e ripresa poi da Antonino di Martino la settimana successiva sulle pagine del settimanale Agorà. La mozione non è stata protocollata e non è sottoscritta da un quinto dei consiglieri comunali, come previsto dal regolamento. Qualora si rivestisse di formalità, passerebbe all’ esame del Consiglio comunale e, in quella sede, replicherò. Al momento sono solo chiacchiere”. Risponde così Massimo Trignano, presidente del Consiglio Comunale di Vico Equense ai consiglieri di minoranza che lo avevano accusato di non rispettare il ruolo di garanzia da lui ricoperto. Trignano non ci sta e replica di aver sempre agito nel rispetto del regolamento per tutelare gli interessi della Città di Vico Equense. “Come si evince dalla lettura del verbale della conferenza dei capigruppo, cui fa riferimento il consigliere Astarita, la convocazione del Consiglio Comunale, concordata per martedì 13 marzo, era subordinata al rilascio del parere contabile dei revisori dei conti. Il parere, però, non è arrivato in tempo, per cui io non ero nelle condizioni di poter convocare il Consiglio per quella data. Appena arrivato il parere, come da regolamento, ho fissato il Consiglio Comunale al primo giorno utile per la convocazione: venerdì 16. C’erano argomenti urgenti e uno slittamento non era possibile”. Massimo Trignano risponde anche all’ ipotesi avanzata dal consigliere Antonino Di Martino di un accordo per candidare lo stesso presidente del consiglio comunale alla carica di sindaco in danno dell’ attuale primo cittadino Andrea Buonocore: “Siamo alla fantapolitica. A neanche due anni dall’ insediamento e con altri tre anni di amministrazione da portare avanti. Il candidato sindaco naturale, essendo al suo primo mandato, è e sarà Andrea Buonocore. Siamo un gruppo compatto, vogliamo lavorare e farlo bene. Fra tre anni ci presenteremo con la stessa squadra, con Andrea sindaco”.
Anche per Di Martino c’ è una stilettata pronta: “Le dimissioni si danno, non si annunciano. Le sta preannunciando da un anno e mezzo, ma non le ha mai formalizzate. Decidesse cosa vuole fare, anche per rispettare il ruolo che gli hanno conferito gli elettori. Se vuole andare via, lo facesse, risparmiandoci, però, i proclami”. Massimo Trignano sposta poi l’attenzione sulla compattezza “granitica” dei consiglieri comunali di maggioranza, tutti presenti all’ ultimo consiglio comunale, durante il quale, in poco più di due ore sono stati approvati quindici punti all’ordine del giorno, tra cui bilancio di previsione, con tutti i suoi allegati, e riconoscimenti di debiti fuori bilancio. “Un Consiglio non semplice, in cui la maggioranza ha dato prova di compattezza e determinazione – conclude Trignano -. Vorrei, infine, evidenziare un fatto che sembra essere passato inosservato e che, invece, ha una rilevanza politica importante: la delibera sulle tariffe della Tari è stata approvata all’ unanimità, da maggioranza e minoranza insieme. Sulla raccolta dei rifiuti c’ è stato un impegno notevole di questa amministrazione, che ha determinato una riduzione della tassa che, a seconda dei componenti del nucleo familiare, va dai dieci ai venti euro. Il voto della minoranza, che aveva promosso in estate una raccolta firme per la riduzione della Tari, rappresenta un dato politico significativo: anche l’ opposizione, a cui sono grato, ha riconosciuto l’ ottimo lavoro che stiamo facendo su questo tema”.
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