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mercoledì 30 maggio 2018

Costiera, sanità pubblica allo sfascio

A Sorrento la facciata dell'ospedale cade a pezzi. Disagi in rianimazione: è un cantiere da vent'anni. Dappertutto c'è carenza di primari, medici e anestesisti preoccupazione per la chiusura del centro igiene mentale

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Edifici in condizioni pietose, personale ridotto all'osso, pazienti che preferiscono le cliniche private. Senza dimenticare l'annunciata chiusura del centro di igiene mentale di Sorrento, con la conseguente «deportazione» dei malati a Terzigno e Castellammare, e gli interventi chirurgici a singhiozzo, causa la mancanza di anestesisti. In attesa che vengano appaltati i lavori per l'ospedale unico a Sant'Agnello, la sanità pubblica in Costiera è allo sbando: a denunciarlo è il Tribunale per i diritti del malato, promotore di una manifestazione in programma il 7 giugno alle 18 nella sala consiliare del Comune.
LE STRUTTURE 
«Negli ospedali di Sorrento e di Vico Equense, ormai fatiscenti, è stata dismessa anche la manutenzione ordinaria», attacca Giuseppe Staiano, presidente dell'associazione che tutela i malati. Emblematico il caso delle facciate del nosocomio sorrentino che ormai cadono a pezzi. Per ristrutturarle servono due milioni. Non va meglio nei reparti, a cominciare dalla Rianimazione dove personale e pazienti sono costretti in spazi notoriamente inadeguati.
 
Circa vent'anni fa prese il via il restyling del primo piano, sede della Rianimazione, e l'unità fu provvisoriamente trasferita al piano terra; col tempo quella sistemazione è divenuta di fatto definiti va, visto che i lavori sono ancora lontani dalla conclusione. Problemi anche per i disabili: «La gran parte dei bagni degli ospedali della Costiera è inaccessibile per chi si muove in carrozzina - spiegano dal gruppo Sorrento Senza Barriere - L'unica eccezione è rappresentata da un bagno al piano terra del nosocomio di Vico. Per il resto si tratta di strutture off-limits per i portatori di handicap anche perché carenti di parcheggio».
IL PERSONALE
Altra nota dolente è il personale. Negli ospedali di Sorrento e di Vico Equense mancano primari, medici, anestesisti. Con la conseguenza che, circa dieci giorni fa, gli interventi chirurgici meno urgenti sono stati sospesi, salvo poi riprendere dopo una settimana. E anche l'ambulatorio di oncologia funziona con difficoltà a causa della mancanza di infermieri. «I malati hanno paura di farsi ricoverare - aggiungono da Cittadinanzattiva - e dinanzi a questa vergogna i nostri interlocutori forniscono spiegazioni mistificatorie».
I SERVIZI 
Il depauperamento della sanità pubblica in Costiera rischia di aggravarsi con la chiusura del centro di igiene mentale di Sorrento che l'Asl Napoli 3 Sud ritiene inidoneo alle esigenze dell'attività psichiatrica. Ciò dovrebbe comportare il trasferimento di uffici e ambulatori nell'attuale sede del distretto sanitario a Sant'Agnello e la «deportazione» di undici pazienti gravi in strutture lontane dalla penisola sorrentina: una prospettiva contro la quale cittadini e comitati protesteranno mercoledì 6 giugno in piazza Tasso.
I PROGETTI 
La svolta per la sanità locale allo sbando potrebbe arrivare con l'apertura dell'ospedale unico a Sant'Agnello e la contestuale dismissione di quello di Sorrento: il governo ha assicurato i primi 60 milioni per portare a termine l'operazione, ma resta l'incertezza sulla fine dei lavori. Si parla del 2022 come anno di apertura del presidio che dovrebbe contare circa 200 posti letto.

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