Giancarlo Siani |
Battipaglia - Paolo Siani, fratello di Giancarlo, affida a Facebook il proprio rammarico per la mancata intitolazione di uno dei padiglioni della scuola battipagliese «Fiorentino» al giornalista del Mattino ucciso dalla camorra, il 23 settembre 1985. «Ci vogliono ancora tanti cento passi», scrive il pediatra e attuale senatore del Partito democratico. Raggiunto telefonicamente, conferma il proprio rammarico: «Dispiace che questo succeda, senza mai voler imporre nulla a nessuno, nella nostra regione. Adesso commenta - lo chiediamo anche per una questione di principio». Il deputato del Pd non esclude la presenza all'eventuale cerimonia di intitolazione: «Assolutamente sì conferma - seguiremo la vicenda e vi torneremo se la cosa non dovesse risolversi». Dalla pagina del Premio Siani, intanto, arriva un altro commento: «Allora, caro sindaco chiedono gli organizzatori - ci vuole tanto a comprendere cosa significhi per i professori, il dirigente, i genitori dell'Istituto Francesco Fiorentino della sua città l'intitolazione di una parte della scuola a un giovane giornalista ucciso solo per aver scritto liberamente contro la camorra?». «Di Siani non si è discusso durante la commissione toponomastica - spiega il sindaco Cecilia Francese - Solo al termine dei lavori, quando qualcuno era già andato via». Con chi le fa notare la sua firma sotto il verbale della commissione, Francese non cerca giustificazioni: «È colpa mia, che ho firmato senza rileggere, e di chi ha scritto. È stata la fretta - spiega - dettata dall'urgenza di intitolare viale della Previdenza, dove fra poco sarà inaugurata la nuova sede dell'Inps». La commissione, composta dagli ex sindaci Bruno Mastrangelo, Enrico Giovine, Enrico Garofano e Alfredo Liguori, si era riunita con urgenza per consentire le procedure di allaccio alla linea telefonica degli uffici previdenziali.
Per questo motivo, la commissione avrebbe deciso di rimandare la discussione sull'intitolazione delle scuole: «Abbiamo solo deciso di cominciare dai sindaci, dal primo parroco di Battipaglia, da un signore che durante la guerra si è prodigato per aiutare i feriti, da altre persone che avevano rappresentato in un modo o in un altro la nostra città. Poi - spiega ancora Mastrangelo, sindaco a cavallo fra il '92 e il '93 - avremmo discusso delle richieste delle scuole, della capitaneria di porto, dell'associazione di Santa Lucia e di tutti quei cittadini che avevano fatto richiesta di intitolazioni». La richiesta di intitolazione del padiglione parte da lontano. Precisamente dal settembre 2016, quando il dirigente scolastico Dario Palo si adoperò per far assegnare un codice meccanografico a ognuno dei tre padiglioni che costituiscono l'istituto scolastico: «Dopo una lunga procedura sono riuscito a ottenere il codice anche per gli altri - racconta, ricordando che solo uno dei plessi è intitolato ai primi due insegnanti battipagliesi - Due dei padiglioni sono attualmente sprovvisti di intitolazione». La scelta, pertanto, è ricaduta sul giornalista napoletano: «II Comune viene da due anni di commissariamento per infiltrazioni e Siani era la figura più adatta - prosegue il dirigente scolastico - anche per dare memoria storica di questo personaggio». Intitolazione, che, secondo un referente di Legambiente, già era stata tentata m passato: «Proponemmo di intitolare il plesso elementare a Giancarlo Siani. Fu espletato tutto l'iter burocratico - ricorda Valerio Calabrese - ma anche allora la proposta si fermò in giunta, dove un assessore oppose alla nostra proposta quella di Papa Giovanni XXIII». Intanto, le associazioni di categoria hanno preso posizione sulla vicenda: «II Sindacato unitario dei giornalisti campani chiede che il Comune di Battipaglia revochi il provvedimento - si legge nella nota diffusa - la Fnsi e il Suge chiedono la convocazione in tempi celeri dell'organismo comunale per dare risposta positiva». Anche Libera, attraverso il presidio battipagliese, è intervenuto: «Pur ritenendo assolutamente legittime le priorità assunte dalla Commissione, riteniamo che, nel caso specifico, uno sforzo potesse essere compiuto - commentano - Nel prendere atto delle dichiarazioni del Sindaco, auspichiamo un ripensamento».
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