Venkatraman Ramakrishnan |
Vico Equense - Gli antibiotici del futuro saranno di precisione: le terapie saranno progettate in base all'identikit molecolare dei batteri che causano l'infezione e identificando le molecole che mirano ai punti deboli del 'nemico'. Sarà questa la strada da percorrere secondo il premio Nobel per la chimica Venkatraman Ramakrishnan, che si trova a Vico Equense, dove domani ritirerà il premio scientifico Capo d'Orlando del Museo Mineralogico Campano - Fondazione Discepolo. La cerimonia si terrà, alle ore 18, nello storico Castello Giusso. Sempre domani, alle ore 11, il premio Nobel visiterà le collezioni del Museo Mineralogico Campano e, contestualmente, terrà una conferenza stampa nella sala delle Colonne alla Santissima Trinità e Paradiso. Ramakrishnan ha ricevuto il premio Nobel per la chimica nel 2009 per le ricerche condotte sulla struttura e la funzione dei ribosomi, le strutture cellulari che fabbricano le proteine, traducendo le istruzioni contenute nel Dna nei mattoni della vita. "Molti antibiotici agiscono legandosi al ribosoma", ha detto all'ANSA Ramakrishnan, ma nonostante molti antibiotici siano stati scoperti già negli anni '50, non si sapeva ancora esattamente in che modo si legassero al ribosoma. E' stato possibile scoprirlo grazie alle ricerche condotte dal Nobel, che hanno portato alla luce la struttura molecolare dei ribosomi. "Conoscendo il punto esatto in cui si lega ogni antibiotico - ha detto Ramakrishnan - possiamo progettare antibiotici in grado di legarsi in modo più specifico ai ribosomi dei batteri e, possibilmente, anche ai ribosomi dei batteri resistenti"
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