Rosario Stornaiuolo |
«È un fatto ignobile e se fossero confermate tutte le accuse nei confronti dei titolari di strutture ricettive e bed&breakfast della Penisola Sorrentina, le associazioni di categoria dovranno espellere questi loro associati che si sono macchiati di questa presunta truffa». Non usa mezzi termini il presidente di Federconsumatori Campania, Rosario Stomaiuolo, commentando l'indagine delle Fiamme Gialle di Massa Lubrense sul presunto peculato da un milione di euro che vede coinvolti 133 gestori di strutture ricettive. Presidente Stomaiuolo, è una indagine che mette in cattiva luce l'immagine della ricettività turistica campana e danneggia l'immagine turistica della intera regione? «Non c'è dubbio. È una brutta storia che colpisce in negativo l'intero comparto ricettivo campano e che rischia di incrinare il rapporto di fiducia non solo con i turisti, ma soprattutto con i residenti dei Comuni coinvolti». In che senso? «Se è vero, infatti, che quegli albergatori hanno incassato dai turisti la tassa di soggiorno è altrettanto innegabile che i beneficiari di quei soldi dovevano essere i residenti di Sorrento, Sant'Agnello e Massa attraverso i rispettivi Comuni. Quei soldi dovevano servire a migliorare le strade, la pubblica illuminazione o, comunque, a potenziare i servizi a domanda dei residenti. Tutto ciò, stando alle ipotesi accusatorie, non sarebbe accaduto e quei soldi sarebbero finiti in altre tasche».
Come si può recuperare l'immagine sporcata da questa vicenda? «Credo che ci vorrà del tempo per recuperare la credibilità perduta. I cittadini-utenti sono stanchi di essere raggirati. Ancora più triste è il raggiro operato da qualcuno che dovrebbe tutelare e valorizzare il territorio e invece, probabilmente, lo ha colpito a morte con il suo pessimo comportamento. Ma non basta soltanto recuperare la credibilità perduta, chi ha sbagliato dovrebbe fare qualcosa di più». Cosa? «Sarebbe utile e bello se oltre a restituire alle comunità locali i soldi che si presume abbiano trattenuto indebitamente, promuovessero una serie di iniziative concrete per promozionare e pubblicizzare il territorio, avviando anche attività dal forte e concreto valore sociale come restaurare a loro spese beni pubblici oppure beni comuni e provvedere a fare manutenzione del verde pubblico. Sarebbe un modo concreto per recuperare la credibilità fortemente minata da questa storia triste».
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