Alberghi pieni, code alla funicolare. Arrivano anche brasiliani e arabi Ma sul turismo mordi e fuggi l'isola si divide
Fonte: Pasquale Raicaldo da La Repubblica Napoli
Capri - Tre ore e mezza ore per scoprire Capri. Ma davanti alla funicolare, in piazza Marina Grande, c'è già la coda. «L'importante è non perdere l'aliscafo del ritomo per Ischia», ammonisce Giulia, bolognese, che ha le redini della piccola famigliola di turisti. «Sbarcano tutti insieme, in migliaia, nelle ore di punta, e pretendono di vedere l'isola», fa spallucce l'indaffarato cameriere. Caos e confusione su un porto che, parole del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, «è un'infrastruttura ferma agli anni '50». Nel tunnel che introduce alla funicolare, il ventaglio è d'ordinanza. Un passaggio quasi obbligato per arrivare alla celebre piazzetta. Numeri impressionanti: una media di 100 corse al giorno a luglio e agosto, una media di 6000 passeggeri al giorno, 8500 nei giorni "caldi", come a Ferragosto. 200 mila al mese, saranno 500 mila passaggi entro la fine dell'estate. «Cosi Capri scoppia», denuncia Riccardo Esposito, presidente dell'associazione "Capri Excellence". «L'equilibrio si è definitivamente rotto: assistiamo a un complessivo decadimento della vivibilità dell'isola, che si traduce in un allarme condiviso da tante persone che amano Capri. Noi chiediamo da tempo la limitazione degli sbarchi nella fascia oraria mattutina, basterebbe la volontà delle due amministrazioni».
Eppure ci sarebbe da essere ottimisti. In controtendenza con Ischia, qui gli arrivi registrano un netto incremento rispetto allo scorso anno. Secondo i dati del Circomare, a luglio sono sbarcate 340.840 persone, quasi 50 mila in più rispetto alle 29L648 del 2017. Segno positivo anche per agosto, con 311.069 persone sbarcate rispetto alle 299.660 dello scorso anno. «Più luci che ombre - commenta Antonino Esposito, assessore al Turismo al Comune di Capri - Ci confermiamo meta d'eccellenza del Mediterraneo, senza rinunciare alla nostra battaglia per un controllo dei flussi che garantisca un turismo sostenibile e realmente per tutti». Sorridono anche gli albergatori: «Abbiamo mantenuto il numero di presenze dello scorso anno, con un leggero aumento del fatturato. - sottolinea Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Capri - A luglio e agosto Capri ha registrato un'occupazione costante del 94%, un ottimo risultato». E sui target: «Tendenzialmente alti, con buona capacità di spesa. Tanti americani e brasiliani, ad agosto un boom di italiani e si vedono sempre più arabi, la classe medio-alta più che gli sceicchi. Bene anche i giapponesi. A Capri turismo di qualità e turismo di massa possono convivere». Sarà, ma tra gli addetti ai lavori il dibattito è infuocato. E orbita intorno al tema più caldo, la "metropolitana". Per decongestionare il traffico le amministrazioni di Capri e Anacapri hanno proposto una funicolare sotterranea che colleghi Marina Grande alle pendici del monte Solaro, 110 milioni di euro per un tunnel di 3 chilometri. Tra le voci contrarie isolani doc come Peppino Di Capri e Rocco Barocco. Capri Excellence ha affidato a un volantino - "SalvaCapri" l'appello perché sia scongiurato «un progetto che rappresenterebbe solo un ulteriore incentivo per i crescenti flussi turistici giornalieri». E poi c'è la questione mare. Lungo le coste, il sabato e la dome nica il tappeto di barche è impressionante. Spesso off-limits le grotte, arrivano da tutto il mondo per un tuffo nell'acqua color smeraldo. «C'è un pericolo concreto per la navigazione ma soprattutto registriamo danni a flora e fauna marina», denuncia Anita de Pascale, che combatte da anni, con un comitato ad hoc, per l'istituzione di un'area marina protetta, idea sposata dalle due amministrazioni comunali. «Ma l'iter è lungo e intanto il nostro mare muore - prosegue Non vorremmo che gli interessi di pochi prevalgano su quelli della collettività e dell'ambiente». «Ma non dite che il mito di Capri si sta offuscando» controbatte Mia Grassi, titolare del ristorante "Aurora", una delle mete del jetset internazionale. «Noi abbiamo lavorato più e meglio degli anni scorsi. Il segreto? Non piegarsi alle logiche del turismo di massa. L'appeal internazionale dell'isola è ancora vivo: quest'estate abbiamo avuto a cena Magie Johnson e Beyoncé, Bono e Will Smith. Vi sembra poco?». In effetti i vip continuano ad avere un debole per l'isola azzurra. «Siamo sempre più internazionali, questa è stata un'estate intensa, la migliore degli ultimi anni», sottolinea Gianluigi Lembo, patron della taverna "Anema e core", dove Jennifer Lopez ha dato vita a uno straordinario show. Lei, almeno, per arrivarci non ha dovuto attendere la funicolare.
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