Il testo di Amedeo Maiuri insegna alle nuove generazioni il rispetto per i beni culturali e l’attenzione per un restauro sempre meno invasivo

Rosa Cosenza

Vico Equense - A conferma dell’interdisciplinarietà dei “I Venerdì Culturali 2018” l’ottavo appuntamento si è aperto con le parole dell’Architetta e Operatrice nei beni culturali, Rosa Cosenza, che collaborando con l’Associazione Sirentum ha scelto di mettere al servizio dei cittadini la propria professionalità, analizzando contesti archeologici da un punto di vista prettamente strutturale. Il tema centrale dell’incontro guidato dal Direttore Antonio Vanacore e il Dirigente Gennaro Lauro è stato il completamento del capitolo inerente la Villa di Tiberio a Capri. Se la dottoressa infatti è riuscita a ricostruire l’immagine della struttura antica anche grazie all’ausilio delle parole di Amedeo Maiuri, gli archeologi dell’Associazione ne hanno ricucito la storia, il contesto archeologico e la personalità di uno dei più grandi imperatori di Roma, Tiberio figlio del princeps Augusto, giustificando in questo modo scelte architettoniche a volte legate ad esigenze pratiche altre a caratteri ideologici. La tematica affrontata ha scaturito dibattiti e riflessioni di attualità da parte dei partecipanti e ospiti, trasportando il filo del discorso sulla gestione attuale dei beni culturali e in particolare sui lavori di carattere archeologico che hanno interessato negli ultimi anni la metropolitana di Napoli, riportando in auge importanti ritrovamenti. A tal proposito la dottoressa Cosenza ha tenuto a precisare che nei suoi sopralluoghi al sito napoletano ha constato un eccellente lavoro di restauro e tutela dei reperti rinvenuti, lo stesso tanto designato dallo stesso Amedeo Maiuri, dimostrando una sempre maggiore attenzione nei confronti del patrimonio culturale. Da calendario nei prossimi incontri saranno presenti anche il Soprintendente dei beni archeologici della Calabria, Mario Pagano, il Direttore degli scavi di Pompei Massimo Osanna e la Direttrice del Museo Territoriale della Penisola Sorrentina Tommasina Budetta.