Pagine

martedì 23 ottobre 2018

73° anniversario ONU, la bandiera esposta al Municipio

L'entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite si celebra domani, mercoledì 24 ottobre 

Vico Equense - In occasione della celebrazione del 73° anniversario della entrata in vigore dello Statuto delle Nazioni Unite, domani, mercoledì 24 ottobre, la bandiera dell’ONU sarà esposta al Municipio in piazzale Siani. Lo Statuto delle Nazioni Unite fu firmato il 26 giugno 1945 a San Francisco, a conclusione della Conferenza delle Nazioni Unite sull'Organizzazione Internazionale, ed entrò in vigore il 24 ottobre 1945. La Prefettura ha chiesto che in occasione delle celebrazioni, sugli edifici pubblici, oltre alle bandiere italiana ed europea, deve essere esposta la bandiera dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite. All’ONU aderiscono 193 Stati del mondo su un totale di 202. Un’organizzazione simile era stata operativa dal 1920 al 1946, con il nome di Società delle Nazioni. Il 26 giugno 1945, a San Francisco, ebbe luogo la Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite. Il 24 ottobre venne firmato lo Statuto da parte dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dalla maggioranza degli altri 49 firmatari. I membri permanenti del Consiglio di sicurezza sono i quattro stati usciti vincitori dalla Seconda Guerra Mondiale (Francia, Regno Unito, Stati Uniti, URSS) con l’aggiunta della Cina. L’Italia entrò a farne parte dieci anni dopo perché Nazione sconfitta nel conflitto mondiale. Gli scopi e le funzioni che l’ONU si propone sono quelli di “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”, nonché di “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo”, di difendere la dignità della persona, l’uguaglianza tra i generi e tra gli Stati, di sostenere e sviluppare il progresso sociale, la crescita dell’economia e l’instaurazione di sistemi sociali giusti.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.