Sbloccato l'avanzo di amministrazione, corsa ai progetti da finanziare I fondi per interventi riguardanti cultura, trasporti, scuola e rifiuti
Fonte: Marina Cappitti da Metropolis
Pioggia di 400 milioni per Napoli ñ i 92 Comuni dell'arca metropolitana: guerra in vista per accaparrarsi i fondi. Non sarà infatti soltanto la Città metropolitana a realizzare direttamente gli interventi, ma anche i Comuni a cui verranno trasferite le risorse per finanziare le opere pubbliche. A patto che queste siano compatibili con le linee di indirizzo stabilite nella delibera approvata ieri dal sindaco metropolitano, Luigi de Magistris. Una novità che da una parte fa dell'ex Provincia un ente con un potere alla stregua della Regione, sotto certi aspetti, E che dall'altra ha già messo in moto sindaci ñ consiglieri metropolitani a fare di tutto per portare a casa progetti approvati ñ quindi opere finanziate. Ovvero una carta da giocare in campagna elettorale e magari alle prossime Regionali.
L'inciucio con Di Maio
Il tesoretto - un avanzo di amministrazione pari a 443.136.301 euro - che fino a ieri non poteva essere utilizzato per vincoli di bilancio e stato sbloccato con una circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze (la n.25 del 3 ottobre) con cui di fatto si da il via libera a città metropolitane, province e comuni, a poter impiegare il risultato di amministrazione per investimenti nell'anno 2018. «Un traguardo raggiunto grazie al lavoro dell'Anci» sottolinea il sindaco.
Ma dietro cui si celerebbe anche, dopo l'ultimo incontro tra i due proprio su questo, un asse tra deMa e Luigi Di Maio. Il Movimento Cinque Stelle salva il Comune di Napoli che pure attingerà ai 400 milioni. Anzi, stando alle prime indiscrezioni, pare che nella 'spartizione' dei fondi tra i Comuni dell'arca metropolitana, il capoluogo farà in modo di assicurarsi circa 100 milioni.
Soldi per trasporti e rifiuti
Risorse che - stando a quanto si legge nella delibera del sindaco - dovranno essere impiegate per la cultura ed il turismo in primis. «Nonostante l'apertura di nuovi musei e la presenza di siti Unesco, il turismo culturale, seppure in crescita, non raggiunge ancora i flussi delle altre città d'arte». Motivo per cui de Magistris mette nero su bianco che si dovrà investire «sulla valorizzazione del patrimonio culturale ed il potenziamento delle reti viarie e del sistema di trasporto». E non può non venire in mente la situazione dcll'Anm . «Ingenti risorse» saranno destinate ad interventi per l'edilizia scolastica. Ed ancora a progetti per l'incremento della qualità della vita tramite la salvaguardia dell'ambiente e per la promozione delle energie rinnovabili. «Si intendono finanziare misure di efficientamento energetico sul patrimonio pubblico e per la manutenzione o per la realizzazione ex novo di parchi ed aree verdi». Fondi da utilizzare, infine, per il contrasto al dissesto idrogeologico con interventi di difesa delle coste e per un efficiente ciclo integrato dei rifiuti, fornendo supporto ai Comuni ed agli Enti d'Ambito.
Solo 50 milioni nel 2018
In realtà bisognerà attendere l'approvazione della legge finanziaria per utilizzare i fondi anche nel 2019, ma stando a quanto promesso dal Governo non dovrebbero esserci intoppi. Al momento infatti la Città metropolitana può usarli, ma entro il 2018. La circolare e di ottobre e quindi di fatto si ha solo due mesi di tempo. Ma quanto si riuscirà a sfruttare entro l'anno su 400 milioni? «I nostri uffici stanno lavorando alacremente - spiega il segretario generale della Città metropolitana, Antonio Meola - e contiamo di riuscire entro l'anno a portare in approvazione progetti per strade, scuole e patrimonio dell'ente per un totale di 50 milioni».
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