Sorrento - Maksim Gor’kij è tornato nella sua "casa" in Italia: Sorrento. Il monumento dedicato al grande scrittore russo che soggiornò per nove anni, dal 1924 al 1933, nella villa “Il Sorito” del Capo di Sorrento, è stato inaugurato questa mattina a piazza della Vittoria, alla presenza di autorità civili e militari, istituzioni e rappresentanti di enti ed associazioni culturali russe ed italiane.
In apertura dell'evento, organizzato in occasione dei 150 anni dalla nascita di Gor’kij, è stata data lettura di un messaggio del ministro della Cultura della Federazione Russa, Vladimir Medinskij, che ha sottolineato come l'iniziativa rappresenti un momento fondamentale nelle relazioni tra Italia e Russia.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, l'ambasciatore d'Italia a Mosca, Pasquale Terracciano, il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, il maestro Aleksandr Rukavishnikov, autore dell'opera, Vadim Polonskij, direttore dell'Istituto di Letteratura Mondiale, "M.Gor'kij" e Timerbulat ed Inga Karimov, ai vertici del Fondo delle Letterature Nazionali, che hanno voluto donare l'opera alla città.
"I coniugi Karimov sono due grandi amici dell'Italia, del nostro popolo, di Sorrento e della nostra comunità - ha esordito il sindaco Cuomo - E questo omaggio ne è la prova. Un capolavoro che parlerà nei secoli a venire a milioni di visitatori che giungeranno qui e che potranno portare con loro un messaggio di amicizia e di speranza, stimolo per nuovi progetti di collaborazione tra l'Italia e la Federazione Russa: da oggi, il cuore dei nostri popoli batterà insieme, nel nome dell'arte".
Per Timerbulat Karimov, che in qualità di sindaco di Plyos, località situata sulle rive del Volga organizza ogni anno rassegne e manifestazioni culturali dedicate all’Italia, "il monumento a Gor’kij getta un nuovo ponte tra le nostre culture, e guarda con grande ottimismo verso il futuro di relazioni tra i nostri Paesi".
Concorde l'ambasciatore Pasquale Terracciano, che ha voluto evidenziare come la cerimonia rappresenti "una nuova, bellissima pagina della lunga storia di amicizia tra Italia e Russia permettendo di creare a Sorrento un meraviglioso angolo della città che sarà per sempre russo".
"Ogni nuova opera, per ogni scultore, è un pezzo della sua anima - è intervenuto Aleksandr Rukavishnikov - Sono felice che il mio monumento resti in questa meravigliosa terra, che tanta influenza ha avuto sulla cultura russa".
Nel pomeriggio, nella sala Tasso del Palazzo Municipale, il convegno di studi sulla Sorrentinskaja Pravda, una rivista culturale fondata e redatta da Gor’kij durante la sua permanenza a Sorrento.
La giornata sorrentina ha chiuso la tre giorni di appuntamenti ospitati dal 25 al 26 ottobre, a Napoli, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, con la partecipazione di studiosi provenienti da tutto il mondo.
(nella foto, da sx, Vadim Polonskij, Aleksandr Rukavishnikov, Pasquale Terracciano, Giuseppe Cuomo, Inga e Timerbulat Karimov)
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