Centocinquanta milioni e 2 miliardi e mezzo di euro. La prima è la cifra che arriverà nel prossimo triennio ai Comuni campani per eseguire interventi di adeguamento, consolidamento ed ammodernamento degli edifici scolastici. La seconda è la somma che, secondo l'assessore regionale all'Istruzione Lucia Fortini sarebbe necessaria. Tra questi due numeri passa il divario tra quello che si farà e quello che si dovrebbe fare in termini di ristrutturazioni: sostituzioni dei solai, miglioramenti degli impianti, adeguamenti delle strutture e quant'altro servirebbero a rendere gli edifici frequentati dai nostri figli più sicure — per esempio capaci di reggere ad una scossa di terremoto anche molto forte — più belle e più attrezzate. Sebbene in Campania le scuole che hanno goduto di manutenzione straordinaria sono il 52,1%, dato sopra la media nazionale (49,7%), sono ancora tantissime gli istituti che hanno bisogno di interventi urgenti (61,4%). Se ne è discusso ieri a Napoli all'Istituto Casanova, nell'ambito della presentazione della diciannovesima edizione di Ecosistema Scuola, il dossier promosso da Legambiente.
L'indagine è stata realizzata elaborando i dati fomiti da 83 Comuni italiani i quali hanno risposto ai quesiti dell'associazione ambientalista. Molteplici le voci che hanno concorso all'elaborazione della graduatoria. Alcune attengono alla manutenzione, per esempio il numero di interventi effettuati negli ultimi anni, gli euro spesi, le certificazioni. Altre afferiscono alla qualità dei servizi: biblioteche, mense, scuolabus. Nella graduatoria finale stilata da Legambiente Napoli è al trentaduesimo posto su 83. Precede Avellino di tre posizioni. Salerno è sessantatreesima. Caserta non ha risposto. Benevento ha fornito dati incompleti. «Sebbene nella nostra regione oltre la metà degli edifici scolastici abbia goduto di manutenzione straordinaria — commenta Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania — restano ancora tantissimi, più del 60%, quelli che necessitano di interventi urgenti. La spesa per la manutenzione ordinaria e straordinaria è sensibilmente al di sotto della me dia nazionale». In un simile contesto può perfino accadere che un Comune in provincia di Napoli — lo raccontava ieri l'assessore Fortini — abbia respinto un finanziamento regionale chiesto anni fa per interventi indispensabili ad aprire una scuola. «Dicono — ha raccontato — che l'amministrazione comunale non ha più nessuno che possa seguire l'attuazione del progetto ed i lavori».
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