Pagine

venerdì 14 dicembre 2018

Vico Equense. Furto alla scuola media: l’Amministrazione compra 20 PC

Debora Adrianopoli e Andrea Buonocore
Il Comune acquista le attrezzature informatiche. Il Sindaco Buonocore: “Attueremo anche misure per evitare i furti” 

Vico Equense - Mercoledì notte, della scorsa settimana, ignoti si sono intrufolati nell’edificio scolastico di Largo dei Tigli, forzando il cancello principale, e sono riusciti a trafugare attrezzature dedicate alla didattica informatica. Senza questi computer, non funzionano le LIM (Lavagne Interattive Multimediali) a danno dei ragazzi e degli insegnanti costretti a rinunciare a una risorsa che riveste oramai un posto di centralità. Grazie all’impiego di questo strumento, e al contributo offerto dai contenuti digitali, la lezione, da frontale, diviene più interattiva. Un danno enorme per l’istituto scolastico, sia sul piano economico, che su quello formativo. L’Amministrazione comunale, dopo aver espresso solidarietà alla dirigente scolastica, ai docenti, al personale, ai ragazzi e alle loro famiglie per questo “gesto vile”, si è messa subito al lavoro per trovare risorse dal bilancio comunale al fine di poter dare un contributo per il reintegro delle strumentazioni informatiche di cui i giovani sono stati privati. “Abbiamo ritenuto doveroso – sottolinea il Sindaco Andrea Buonocore - dare il nostro piccolo contributo in favore dei giovani studenti, privati purtroppo di strumenti oggi indispensabili.” In meno di dieci giorni, martedì prossimo, 18 dicembre 2018, il Primo cittadino consegnerà alla Preside Debora Adrianopoli, 20 notebook nuovi di zecca che permetteranno di riattivare, a strettissimo giro, tutte le LIM della scuola. “L’Amministrazione – precisa inoltre il sindaco Buonocore – sta mettendo in campo alcune misure per garantire maggiore sicurezza delle sedi ed evitare nuovi furti”.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.