Schettino spera in Strasburgo
Meta - L’ex comandante Francesco Schettino studia legge in carcere e cerca di fare pratica sportiva mentre sconta la condanna definitiva a sedici anni a Rebibbia. Era il 13 gennaio del 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia andò alla deriva davanti alle coste dell’Isola del Giglio. 32 persone, tra passeggeri ed equipaggio, persero la vita quella lunga notte di 7 anni fa. Nel corso delle prossime settimane è attesa la pronuncia della Corte di Giustizia Europea a proposito del ricorso presentato dai legali di Schettino. Una vicenda processuale che presenta "sintomi di iniquità". Caratterizzata da una campagna mediatica che avrebbe condizionato il processo, soprattutto quello di primo grado, dalla deroga al principio costituzionale del giudice naturale precostituito (con l'assegnazione del giudizio di appello a una sezione della Corte scelta "ad hoc") e da una sostanziale iniquità dell'intero procedimento. Sono i punti salienti del ricorso alla Corte europea di Strasburgo. In caso di accoglimento del ricorso per presunte violazioni dei diritti dell’imputato, come hanno spiegato i legali, si aprirebbe la strada a una revisione del processo in Italia.
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