Pagine
▼
sabato 5 gennaio 2019
Taglio di alberi sul Faito: indagato un 40enne
Vico Equense - La notizia del disboscamento sul Monte Faito, ha suscitato sdegno e rabbia. Ben 25 fusti - in buona salute - fatti a pezzi e portati via nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari, senza che nessuno se ne accorgesse o segnalasse lo scempio in atto, proprio mentre in contemporanea, a poca distanza, era in corso una sagra con mercatini e bancarelle. “I taglialegna, una squadra di decine di persone ben attrezzate, – dichiara Claudio d’Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno in una nota – hanno avuto tutto il tempo per disboscare a zero un intero versante e sgomberare le tonnellate di legname.” Nel frattempo la Procura di Torre Annunziata ha iscritto nel registro degli indagati un 40enne di Castellammare di Stabia. Nella mattinata di ieri, sotto i primi fiocchi di neve, i militari della sezione Forestale hanno apposto i sigilli lungo tutta l’area interessata dall’abbattimento. Il 40enne ora rischia di essere accusato di violazione di vincoli paesaggistici, ricettazione e furto. “Resta – aggiunge d’Esposito - il sommo dispiacere di aver perso tanti alberi grossi ed importanti, senza che nessuno abbia denunciato in tempo reale le motoseghe in azione, a dimostrazione della scarsa sensibilità e del clima di omertà che esiste su quella montagna che non c’è.” Col nuovo anno il Wwf lancia un accorato appello a tutti gli escursionisti, camminatori, fotografi, appassionati e amanti del Faito, a denunciare in tempo reale ogni abuso o manomissione all’ecosistema. “Non si può ridurre la gestione di un intero Parco Regionale, con tanti comuni ed ecosistemi diversi, delicati ed importanti – gli fa eco Piernazario Antelmi delegato regionale del Wwf Italia – ad una cassa di risonanza esclusiva che sembrerebbe tenere più al rilancio dell’Eav – tramite la funivia – e delle attività imprenditoriali e commerciali del Faito, che alla sorte della flora, della fauna e del paesaggio di un territorio vastissimo, con emergenze faunistiche e vegetazionali uniche al mondo, che comprende siti di interessi comunitari, zone a protezione speciale e delicate aree soggette a vincoli paesaggistici ed idrogeologici, all’interno delle rotte di migrazione dell’avifauna europea. Tale affascinante e importante tassello di Natura, che la Regione ha deciso di inserire nei confini di un parco naturale, è quotidianamente messo a rischio da scempi e abusi da parte di individui senza scrupoli che si avvantaggiano, se non della collusione con politici ed enti locali, di sicuro dell’assenza di qualsiasi forma di controllo e repressione sulle montagne e nelle frazioni del Parco”.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.