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giovedì 21 febbraio 2019

Latte, il mondo della pizza al fianco dei pastori sardi

La pastorella di Vincenzo Esposito
#noistiamoconipastorisardi

Napoli - La Pastorella con provola affumicata d’Agerola, pepe nero di Rimbas, basilico, olio evo, fiore sardo formaggio di pecora sardo grattugiato fresco all’uscita di Vincenzo Esposito della pizzeria Carmnella a Napoli. Il mondo della pizza si schiera al fianco dei pastori sardi, impegnati nella lotta per il giusto riconoscimento del loro lavoro, obiettivo che passa in maniera imprescindibile da un prezzo onesto dato al latte di pecora. Decine e decine di pizzaioli, in Italia e all’estero, hanno accolto, infatti, con entusiasmo e spirito di solidarietà l’appello del giovane collega Alessio Rovetta della pizzeria 7 Ponti di Cenate Sopra, in provincia di Bergamo, che per primo ha proposto di inserire nei menu una o più pizze a base di pecorino o altre eccellenze casearie made in Sardegna. In pochissimo tempo l’iniziativa è diventata virale, raccogliendo adesioni e scatenando la fantasia dei maestri pizzaioli di tutto il mondo, da Napoli a New York, passando per Roma e Melbourne. Di qui l'invito ad allargare la solidarietà all'intera categoria della ristorazione incentrata sul gioiello della cucina partenopea, postando e condividendo le foto delle "pizze alla sarda" con l'hashtag, #noistiamoconipastorisardi.

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