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Giovanna Maglio |
Sorrento - Cosa e quanto conosciamo di alcuni dei protagonisti della storia del Novecento italiano? Esiste una narrazione diversa da quella che almeno tre generazioni di italiani hanno tramandato ai loro figli? Quanti e quali tasselli di verità sono stati distorti o sottratti alla realtà dei fatti? Su questi interrogativi hanno focalizzato l'attenzione gli autori del libro «Una storia sbagliata. Un secolo di bugie e di mezze verità», scritto da Massimiliano Amato, Ottavio Di Grazia e Nico Pirozzi, edito dalle Edizioni dell’Ippogrifo, che sarà presentato domani pomeriggio, 15 febbraio, alle ore 17 nella Sala consiliare del Comune, a cura della Fidapa penisola sorrentina, presieduta da Giovannamaria Maglio. Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Cuomo e dell'assessore Maria Teresa De Angelis, Antonino Siniscalchi dialoga con Nico Pirozzi. Il libro: Pietro Badoglio, Gaetano Azzariti, e Alois Hudal. Un generale del Regio Esercito, un alto magistrato divenuto presidente della Corte Costituzionale e un vescovo di Sacra Romana Chiesa. Cos’hanno in comune queste tre persone che, a torto o a ragione, hanno contribuito a scrivere alcune delle pagine più buie e controverse del Novecento? E ancora, cosa significa trovarsi al centro della storia solo per un caso? L’inedita vicenda del “no” di Luigi Biancheri, ammiraglio della Regia Marina Italiana, che senza esserne consapevole salvò dalla deportazione nei lager nazisti migliaia di ebrei tunisini. E anche quella di Carlo Orlandi che, nell’ottobre 1940, trasse in salvo gran parte dei naufraghi del “Pentcho”, i protagonisti della più incredibile tra le fughe dall’Europa antisemita. Infine, la singolare storia di un cimitero che ha riservato una tomba e una croce ad alcuni tra i peggiori criminali della storia dell’umanità.
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